Torino, 31 ottobre 2024 – Giù le vendite, crolla il fatturatto. Un mix indigesto, eppure la Borsa vede rosa nel futuro di Stellantis. Grazie alla conferma dei target 2024, già tagliati a fine settembre, e soprattutto ai segnali positivi che arrivano dagli ordini dei nuovi modelli Citroen C3, Peugeot 3008 e Alfa Junior. Nel terzo trimestre la casa automobilistica franco-italiana ha visto scendere del 27% i ricavi, a 33 miliardi di euro, mentre le consegne consolidate si sono fermate a 1,148 milioni di unità, in calo del del 20% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo adjusted è atteso tra il 5,5% e il 7% per l’intero 2024, mentre il free cash flow industriale, prima positivo, è previsto in rosso tra 5 e 10 miliardi.
“La conferma delle previsioni sui target – ha spiegato Doug Ostermann, nuovo cfo di Stellantis – ci dà la flessibilità necessaria per affrontare le sfide, aumentare il ritmo delle vendite e recuperare la nostra quota di mercato in modo da avere una sana quota di ordini per il prossimo anno”. Ostermann ha aperto all’ipotesi di nuovi buy-back, considerando che il titolo scambia sui minimi storici. A ottobre il gruppo ha concluso il precedente piano da 3 miliardi, portando il totale distribuito agli azionisti nel corso dell’anno a 7,7 miliardi.
Sul fronte del prodotto, sono 20 i nuovi modelli al debutto nel 2024, alcuni sulle piattaforme multienergy Stla Large e Medium a cui presto si aggiungerà la Stla Frame. Positiva l’accoglienza delle nuove Citroen C3 ed e-C3 (a breve arriverà la versione da 19.900 euro con 200 km di autonomia) che hanno raccolto 50mila ordini e di Peugeot 3008 ed E-3008 (700 km di autonomia), con 75mila ordini. Bene anche l’ultima nata in casa Alfa Romeo, la Junior, che ha raccolto 10mila ordini in attesa della versione ibrida presentata a Parigi, insieme al restyling della Tonale.
A Piazza Affari oggi Stellantis ha viaggiato in controtendenza rispetto al listino, chiudendo la seduta a 12,60 euro (+2,93%). Secondo gli analisti la buona performance del titolo è dovuta ai ricavi europei che hanno compensato i numeri del Nord America peggiori delle stime.
In sottofondo resta l’eco della polemica sulla decisione di John Elkann di non andare in Parlamento. Sulla questione è tornato il presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Luigi Gusmeroli, che si è detto “ottimista sul fatto che si possa intraprendere un’interlocuzione costruttiva fra istituzioni e Stellantis”.