Torino, 16 ottobre 2024 – Ancora nubi sul futuro di Stellantis, con il crollo della consegne a settembre e il nuovo stop negli stabilimenti di Pomigliano, Termoli e Pratola Serra per novembre. Le prospettive del gruppo italo-francese hanno anche spinto Moody’s a rivedere al ribasso l’outlook. Preoccupazione condivisa anche dalla Casa Bianca, la cui portavoce ha invitato Stellantis rispettare gli impegni presi con l’Uaw (il sindacato Usa del settore auto). Il tutto mentre alla Camera sono state votate le mozioni di maggioranza e opposizione sull’audizione di Tavares, con la richiesta bipartisan di un nuovo piano industriale che salvaguardi la presenza italiana del gruppo. Venerdì, poi, toccherà ai sindacati dei metalmeccanici incrociare le braccia in tutti gli stabilimenti del gruppo.
A far scattare l’ennesimo campanello di allarme sono stati i dati sulle consegne di vetture che, nel terzo trimestre, hanno registrato una flessione del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Particolarmente pesante il calo negli Stati Uniti: 170mila unità in meno. Una crisi che ha spinto Stellantis a una sospensione delle attività produttive. Nel complesso 29 giorni di stop, spalmati su tre stabilimenti italiani e concentrati nel mese di novembre. Fermate che si sommano alle sospensioni produttive già annunciate a Mirafiori. “Un momento particolarmente complesso nel percorso di transizione” ha spiegato l’azienda. “Con le polemiche e i rancori non si costruisce nulla” ha aggiunto il presidente John Elkann.
Nel frattempo Moody’s ha confermato i rating Baa1 e (P)P-2 per Stellantis , ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. L’agenzia ha anche sottolineato che il profit warning di Stellantis “implica un margine prossimo allo zero nel secondo semestre del 2024 e un significativo consumo di cassa”. Notizie che hanno fatto da sfondo al dibattito parlamentare dopo l’audizione del ceo di Stellantis, Carlos Tavares. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, dopo avere dato il parere positivo del governo sulla mozione di maggioranza, ha aperto su diversi contenuti di quella unitaria delle opposizioni proponendo però diverse riformulazioni. Uno dei punti riformulato chiederebbe “a fronte di un piano di investimenti occupazionali che prevede tempistiche e impegni precisi da parte di Stellantis, le necessarie iniziative volte a tutelare il lavoro”. Durissimo il leader di Azione, Calenda: “Tavares ha distribuito un dividendo da 4,7 miliardi a maggio di quest’anno e si è preso 23 milioni di euro di stipendi… ma andasse a quel paese”.