Giovedì 26 Settembre 2024
Elena Comelli
Economia

Stellantis, il mercato Usa delude. Trema la poltrona dell’ad Tavares

Asse Italia-Germania, ma l’Ue frena sulla revisione dei target Co2. Il 18 ottobre sciopero del settore auto

L'ad di Stellantis Carlos Tavares

Bruxelles, 25 settembre 2024 – La Germania apre ad anticipare al 2025 la revisione dei target di emissioni Co2 per auto e furgoni (prevista per il 2026), ma conferma l’obiettivo dello stop ai motori a benzina e diesel dal 2035. Lo ha reso noto il ministro dell’Economia e del clima, Robert Habeck, dopo un incontro con l’industria del settore a Berlino. Il ministro italiano Adolfo Urso oggi presenterà a Bruxelles una proposta del governo che punta ad anticipare la revisione, ma la Commissione Ue, per ora, respinge la richiesta al mittente. “La clausola di revisione, fissata nel 2026, per il momento è appropriata”, ha detto il portavoce della Commissione Tim McPhie, commentando la richiesta dell’Italia.

“Abbiamo adottato la legislazione sull’obiettivo 2035 per i veicoli a zero emissioni poco più di un anno fa. Questa legislazione include una revisione finale, che avrà luogo nel 2026, per dare alla legislazione il tempo di assestarsi, per così dire, per vedere lo stato del mercato, e quindi rivedere tutti gli strumenti necessari per garantire che raggiungiamo questi obiettivi entro il 2035”, ha precisato McPhie. Il percorso verso il 2035, ha sottolineato McPhie, deve essere “graduale” e “c’è molto lavoro in corso per creare le condizioni per la transizione”.

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La crisi dell’auto, intanto, fa vacillare il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares. Lo riferisce la testata specializzata ‘Automotive News’ che riporta l’insoddisfazione del presidente John Elkann per l’andamento delle vendite su mercati come quello americano, dove viene generato gran parte dell’utile del gruppo e dove diversi manager di spicco hanno abbandonato l’azienda. Ma anche in Europa, e in particolare in Italia, regna il malcontento, tanto che i lavoratori di Stellantis e di tutto il settore automotive sciopereranno venerdì 18 ottobre. Lo hanno deciso Fim, Fiom e Uilm, che organizzeranno una manifestazione nazionale a Roma. Negli ultimi 17 anni (2007-2024) la produzione di auto in Italia di Fiat (poi Stellantis) si è ridotta di quasi il 70%, da 911mila alle 300mila stimate quest’anno. Exor, la holding del gruppo Agnelli, però non ne risente: ha chiuso il primo semestre con un valore netto degli attivi pari a 38,3 miliardi, con un aumento di 2,9 miliardi nel primo semestre del 2024.

Sul fronte dell’auto elettrica, invece, debutta in Europa Leapmotor International, la joint venture tra Stellantis e l’azienda cinese Leapmotor. I primi modelli low-cost, in arrivo tra settembre e ottobre, sono la C10, city car elettrica, e il Suv elettrico T03, presentati in un evento a Milano. L’obiettivo è “competere con i marchi cinesi già presenti in Europa, completando la tecnologia e il portafoglio dei 14 marchi Stellantis”. Entro la fine del 2024 sono previsti 350 punti vendita in Europa e 500 entro il 2026.