Roma, 11 ottobre 2024 – Il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha parlato alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, dopo i bassi livelli di produzione in Italia. Tavares ha sottolineato come “le auto elettriche ci costano 40% in più, senza incentivi non ce la possiamo fare”. Non solo. L’Ad ha sottolineato come il gruppo intenda tener fede ai piano industriali fino al 2030 sugli impianti italiani, ma come “servano norme certe” per la pianificazione. Tavares ha anche affermato “non intendiamo vendere Maserati”.
La società intanto conferma intanto che "è in corso il processo formale per identificare il successore" del ceo a conclusione del suo mandato a inizio 2026. Doug Ostermann nominato nuovo chief financial officer di Stellantis, con Santo Ficili amministratore delegato di Maserati e Alfa Romeo.
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"Stellantis non ha alcuna intenzione di vendere Maserati". Così l'Ad di Stellantis Carlo Tavares in audizione oggi a Montecitorio.
"Non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare l'Italia, né che qualcuno sfidi la leadership di Stellantis in Italia". Lo ha detto il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in audizione in Parlamento. "Noi ci siamo, abbiamo la capacità necessaria per sostenere un milione di clienti", ha aggiunto. "Non voglio vendere gli impianti industriali perché ne ho bisogno: non abbiamo alcuna intenzione di indebolire la nostra posizione in Italia, anzi lotteremo come dannati per mantenerla", ha chiosato.
A proposito del milione di veicoli, "numero più volte citato, io non parlerò mai di un milione di veicoli ma di un milione di clienti, che qualcuno ha dimenticato". Così l'Ad di Stellantis Carlo Tavares in audizione oggi a Montecitorio.
"Sento da parte vostra rabbia, un certo livore. Lo stesso atteggiamento che hanno i lavoratori. È una situazione molto difficile. I regolamenti decisi, che sono alla base della situazione attuale, non sono stati imposti da Stellantis, non è corretto fare una grande insalata. Ci sono stati imposti". Lo ha detto Carlos Tavares, ad di Stellantis, rispondendo alle domande dei parlamentari.
"Non chiedo soldi per noi ma un aiuto per i vostri cittadini che possano acquistare veicoli accessibili". Lo dice il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in fase di replica alle commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato.
"Noi non vogliamo una sintesi su numeri che conosciamo. Il suo intervento è insoddisfacente e deficitario dal punto di vista degli interessi dei cittadini italiani perché non ci ha detto nulla sul futuro dei nostri stabilimenti, niente su investimenti e ricerca, niente sulla gigafactory di Termoli, niente sulle prescrizioni su Comau. Oggi andiamo via senza avere una prospettiva concreta sul destino dei nostri lavoratori. Non ci ha fatto nemmeno capire le vostre strategie sulle delocalizzazioni. Non ci ha detto nulla sui costi che pesano sulla filiera dell'indotto e della componentistica, che avete sventrato". Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte nel corso dell'audizione dell'ad di Stellantis Carlos Tavares alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.
"Siamo completamente contrari a darvi un singolo euro, in qualsiasi forma, fino a che non ci sarà un piano industriale con i modelli e gli investimenti. Che sia fatto per iscritto e con chiarezza, perché le cose che ci sono state dette da lei e da Elkann fino ad oggi si sono dimostrate tutte false e questo non è accettabile". Lo ha detto Carlo Calenda, segretario di Azione, intervenendo a Montecitorio all'audizione dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. "Non siamo qui per discutere del mercato automotive ma di quello che avete detto e non state facendo. Vorrei sapere come mai i dipendenti sono diminuiti di 11.500 unita' e altri 3.800 usciranno quest'anno. Mi interessano i numeri", ha aggiunto.
"Ci aspettavamo molto di più da questa audizione. Crediamo che sia interesse dell'Italia salvaguardare la vocazione manufatturiera. Abbiamo bisogno di un'industria moderna. Siamo per questo molto preoccupati della situazione di Stellantis in Italia. Condividiamo le ragioni dello sciopero del 18 ottobre e chiediamo che Stellantis si confronti con i lavoratori. Qual è il piano industriale per ricerca, sviluppo e produzione in Italia? Chiediamo chiarezza, molto più di quella che abbiamo sentito qui. Perché invece noi abbiamo visto dei segnali di disimpegno, di disinvestimento». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nel corso dell'audizione dell'ad di Stellantis Carlos Tavares alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.
"Abbiamo un piano preciso che ho condiviso con i nostri partner, abbiamo assegnato nuovi prodotti a tutti gli stabilimenti italiani fino al 2030, in alcuni casi al 2033. Ma non basta. Il problema sono i costi troppo alti in Italia, il 40% più alti di quelli che devono sostenere i nostri concorrenti". Lo ha detto Carlos Tavares nell'audizione alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia. "Ad esempio quello dell'energia è molto elevato, il doppio della Spagna. Non so perché. Questo è un grandissimo svantaggio perché non consente di difendere i margini. Produrre veicoli che non possono essere acquistati dalla classe media perché costano troppo è inutile", ha spiegato.
"Se produco veicoli che non possono essere acquistati i volumi scenderanno. L'accessibilità dei veicoli deve essere assicurata alla classe media". Lo dice il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in audizione nelle commissioni Attività produttive di Camera e Senato.
Tavares osserva che "non vendiamo auto elettriche in Italia" perché "costano troppo" e quindi servono "notevoli iniezioni di incentivi sennò non ce la facciamo"
"Non mi stupisco che il nostro settore sia sotto pressione e ci siano tanti attriti". Lo dice il Ceo di Stellantis, Carlos
Tavares, in audizione nelle commissioni Attivitè produttive ed Industria. Che si rivolge ai parlamentari: "Voi politici dovete dirmi come gestire questi attriti che nascono dal fatto che devo aumentare i mie costi. La mia è una responsabilità nei confronti dei lavoratori, è una responsabilità sociale".
Tavares osserva che "il sistema non è in grado di sostenere costi più alti, il consumatore non li vuole e non riesce ad affrontarli. Ma io per produrre auto elettriche ho costi di produzione maggiori del 40%. Voi leader politici dovete spiegarmi come faccio gestire questi attriti".
"Invece di litigare sui regolamenti, è meglio metterci al lavoro per raggiungere i risultati nella maniera migliore". Così Carlos
Tavares, ad di Stellantis, nel corso dell'audizione di fronte alle Commissioni congiunte Attività produttive ed Industria. Le tecnologie ci sono ma rimane il nodo dell'accessibilità: ''Sono 5 anni che cerchiamo di spiegarlo, che vi diciamo attenzione, siamo in democrazia, bisogna tutelare la libertà di movimento della classe media'' senza dimenticare i costi che impone la tecnologia elettrica, ha proseguito il manager.
"Noi non chiediamo il rinvio della scadenza del 2025, siamo pronti. Abbiamo bisogno della stabilità dei regolamenti perché dobbiamo pianificare in anticipo. Ci serve un ambiente stabile e durevole". Lo ha detto Carlos Tavares nell'audizione alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia.
Durante la riunione tra il Ceo di Stellantis, Carlo Tavares, e i sindacati Aqcfr, Fismic Confsal e Uglm, il gruppo ha confermato gli obiettivi fissati nel piano industriale 2030. Tra i progetti principali, è prevista l'introduzione di versioni ibride su tutti i modelli della gamma, con l'anticipo della produzione della 500 ibrida a Mirafiori.
Lo comunicano i sindacati. “Positive le notizie che arrivano da Roma per lo stabilimento di Mirafiori, con Stellantis che oltre a tutti i nuovi progetti messi in campo nell'ultimo periodo, nel quale ha investito ingenti risorse, ha annunciato l'anticipo della produzione della 500 ibrida. Mirafiori resta dunque centrale nei piani industriali di Stellantis, un segnale importante per i lavoratori e per il futuro dell'automotive in Piemonte, ma riteniamo sia anche essenziale l'arrivo di un nuovo modello per aiutare il sito", ha detto il segretario Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo, sottolineando che "siamo fiduciosi nel percorso intrapreso, ma le difficoltà restano. Lo sciopero del 18 ottobre a Torino è confermato, in quanto riguarda l'intero settore automotive, che attraversa una crisi profonda e necessita di interventi urgenti. Non è più tempo di rinvii, servono proposte e soluzioni concrete da parte delle istituzioni, per tutelare non solo i lavoratori, ma anche l'intero comparto industriale. Il 18 ottobre, i segretari generali saranno qui con noi a Torino, e speriamo che questo sciopero smobiliti l'opinione pubblica e che rappresenti il primo passo verso una ripresa solida per l'industria manifatturiera del Piemonte, che merita un piano di rilancio serio e sostenibile".
“Siamo consapevoli che il 2025 sarà un anno difficile, dove si dovrà affrontare il punto più critico della transizione. Occorre traghettare al 2026; se vogliamo proteggere l'occupazione e salvaguardare il settore Automotive nel nostro Paese, tutte le parti coinvolte devono remare insieme per gli stessi obiettivi. Stellantis conferma i piani per l'Italia, ma vi è necessità che il Governo crei le giuste condizioni per agevolare il risultato positivo dei progetti sull'Italia". Lo hanno detto i segretari generali di Aqcfr, Fismic Confsal e Uglm, Serra, Di Maulo e Spera, commentando l'incontro con il Ceo di Stellantis, Carlos
Tavares, a Roma.
Dall'audizione in Parlamento dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, "ci aspettiamo coerenza e rispetto". Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a Rainews 24. "Coerenza verso gli impegni che Stellantis ha preso col Governo e con le organizzazioni sindacali - ha detto - e rispetto per decine di migliaia di lavoratori, verso i quali si deve esercitare la massima responsabilità sociale della multinazionale". Sbarra ha ricordato che il 18 ottobre "saremo in Piazza del Popolo con i lavoratori del gruppo Stellantis (manifestazione nazionale unitaria dei metalmeccanici in occasione dello sciopero nel settore auto, ndr) per chiedere alla multinazionale di essere coerente e rispettosa degli impegni assunti circa la attivazione di nuovi modelli, l'aumento della produzione dei veicoli, la salvaguardia dei posti di lavoro, investimenti per quanto riguarda l`innovazione. Chiediamo a Stellantis di presentare un serio piano industriale per gli stabilimenti italiani, capace di salvaguardare l`intera filiera dell'automotive. Il Governo deve essere attento e impegnato per consentire tutto ciò".
Rivoluzione nei ruoli manageriali di Stellantis: il gruppo automotive ha annunciato con effetto immediato alcuni specifici cambiamenti nel management che, sotto la guida del ceo Carlos Tavares, hanno l'obiettivo di rafforzare l'impegno dell'azienda sulle priorità del business e di affrontare con decisione le sfide globali che il settore si trova a fronteggiare. Antonio Filosa, oltre a mantenere il ruolo di ceo del marchio Jeep, viene nominato Chief Operating Officer per il Nord America succedendo a Carlos Zarlenga, il cui prossimo incarico sarà oggetto di un ulteriore annuncio. Jean-Philippe Imparato, oltre a mantenere il ruolo di ceo di Pro One, viene nominato Chief Operating Officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l'azienda. Doug Ostermann viene nominato cfo, succedendo a Natalie Knight, che lascerà l'azienda. Gregoire Olivier, viene nominato chief operating officer per la Cina oltre a mantenere il ruolo di Liaison Officer di Leapmotor, grazie alla sua conoscenza ed esperienza maturata nel mercato cinese. Santo Ficili viene nominato ceo di Maserati e Alfa Romeo e membro del Top Executive Team. Il prossimo incarico di Davide Grasso sarà oggetto di un ulteriore annuncio.