Martedì 15 Ottobre 2024
ANDREA ROPA
Economia

Stellantis sempre più nella bufera. Tavares non esclude licenziamenti

Lega all’attacco del ceo: "Dichiarazioni sconcertanti". L’opposizione chiama il presidente Elkann in Parlamento

Roma, 15 settembre 2024 – Non si placa la bufera su Stellantis. Mentre l’opposizione chiama il presidente Elkann in Parlamento, il ceo Tavares abbatte il tabù licenziamenti, non escludendo il ricorso a tagli occupazionali per far fronte al calo delle vendite.

Stellantis sempre più nella bufera. Tavares non esclude licenziamenti
Carlos Tavares e John Elkann, rispettivamente ceo e presidente di Stellantis

Dal Salone dell’Auto di Parigi, Tavares ha chiarito che "la salute finanziaria di Stellantis non passa unicamente dalla soppressione di posti, ma passa attraverso tante altre cose: immaginazione, intelligenza, innovazione. Che è quello che stiamo facendo", ha aggiunto il manager portoghese, garantendo che la soppressione dei posti di lavoro "non è al centro della nostra riflessione strategica". Ma in ogni caso, l’opzione è sul tavolo: "Non scarto nulla" ha risposto a chi gli chiedeva di possibili licenziamenti.

La minaccia, nemmeno troppo velata, arriva con un tempismo quanto meno sospetto: la scorsa settimana, infatti, nell’audizione davanti alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, Tavares aveva chiesto ulteriori incentivi senza peraltro presentare alcun piano di sviluppo e di investimenti nel nostro Paese. Ieri si è difeso dal pressing dei giornalisti italiani, replicando che "altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi".

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Dichiarazioni indigeste sia alla maggioranza sia all’opposizione, che il ceo di Stellantis è riuscito per una volta a mettere d’accordo. L’attacco è partito dalla Lega: "Le ennesime, sconcertanti, dichiarazioni su possibili licenziamenti – si legge in una nota del Carroccio – rendono ancora più urgente e attuale l’operazione verità sui miliardi pubblici incassati da Stellantis. Fiumi di denaro che, per le decisioni del gruppo, hanno prodotto utili per i manager, investimenti all’estero e tagli dolorosi in Italia. È uno scandalo che faremo emergere in tutta la sua grandezza".

Sul fronte del centrosinistra, in una dichiarazione congiunta, i leader Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni e Calenda parlano di "risposte insoddisfacenti" da parte di Tavares e chiamano il presidente John Elkann a spiegare in Parlamento la strategia di Stellantis in Italia. E proprio Elkann, commentando i rumor circolati negli ultimi tempi su una possibile aggregazione con Renault, ha chiarito che il gruppo non sta cercando in alcun modo di consolidarsi attraverso fusioni o acquisizioni.