Torino, 5 febbraio 2024 – "Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori". Il presidente di Stellantis, John Elkann, smentisce così le voci che volevano il gruppo sempre più vicino ai francesi di Renault. "La società è concentrata sull'esecuzione del piano strategico ‘Dare forward’ e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati per rafforzare l'attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l'Italia", spiega ancora il capo del gruppo automobilistico.
"Stellantis – aggiunge – è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit che vede uniti il governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme la transizione elettrica".
Un mese di cig per Mirafiori
Intanto, oggi, la società ha comunicato ai sindacati che ci sarà un mese intero di cig a marzo per i lavoratori dello stabilimento di Mirafiori impiegati sulle linee Maserati e 500 Bev. La cassa integrazione ordinaria dal 4 al 30 marzo interesserà 2260 lavoratori, 1251 della linea 500 Bev e 1009 della linea Maserati, tuttavia l'attività non si fermerà completamente perché si lavorerà su un turno comandato. "La notizia è un segnale della continuazione del periodo di sofferenza per lo stabilimento torinese – commenta il segretario territoriale Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo –. Siamo ben consapevoli del piano strategico in corso di Stellantis, che ha sempre affermato di puntare su Mirafiori, ma constatiamo con dispiacere il periodo di difficoltà che sta affrontando il sito in questo momento, in particolare la Carrozzeria". "
Nei giorni scorsi, in un'intervista a Bloomberg, l’amministratore delegato Carlo Tavares aveva ventilato la possibilità di ridimensionamento negli stabilimenti italiani di Mirafiori e Pomigliano, criticando le scelte del governo Meloni per il mancato sostegno all’acquisto di auto elettriche.