Giovedì 27 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Stellantis, gli utili franano del 70 cento

"Il 2024 non è stato un anno di cui siamo orgogliosi", ma guardando avanti, Stellantis è "fermamente intenzionata a guadagnare...

John Elkann, numero uno Stellantis

John Elkann, numero uno Stellantis

"Il 2024 non è stato un anno di cui siamo orgogliosi", ma guardando avanti, Stellantis è "fermamente intenzionata a guadagnare quote di mercato e a migliorare le performance finanziarie nel corso del 2025". A dirlo è John Elkann, presidente del gruppo automobilistico e alla e alla guida del Comitato esecutivo ad interim creato dopo l’uscita dell’ex Ceo Carlos Tavares, durante la conference call a commento dei risultati del 2024. Un anno difficile chiuso con ricavi netti a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023 e un utile netto di 5,5 miliardi di euro, in calo del 70%. L’utile operativo rettificato è stato pari a 8,6 miliardi di euro ed è diminuito del 64% con un margine AOI del 5,5%. In una nota il gruppo segnala che il flusso di cassa industriale è stato negativo per 6 miliardi di euro e riflette il calo dell’utile e l’impatto temporaneo del capitale circolante dovuto agli adeguamenti della produzione.

Lo scorso anno Stellantis ha consegnato complessivamente a livello globale 5,526 milioni di vetture, il 12,4% in meno rispetto ai 6,311 milioni del 2023. Le consegne di Maserati, conteggiate a parte, sono state 11.600 (da 26.600). La società aveva già comunicato in precedenza che nel quarto trimestre le consegne consolidate globali erano state 1,395 milioni, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023 (in miglioramento rispetto al -20% registrato nei tre mesi precedenti). "Le nostre priorità sono crescita, execution e redditività, vogliamo che i profitti crescano e che poi si trasformino anche in cash" ha proseguito Elkann sottolineando che "negli ultimi 90 giorni ci siamo concentrati sul lancio di nuovi prodotti, per esempio la Grande Panda in Europa, e ci siamo concentrati sul riguadagnare la fiducia, degli stakeholder e dei clienti, e abbiamo lavorato anche con sindacati e rappresentanti dei governi perché per crescere dobbiamo lavorare insieme". Quanto al successore di Tavares, Elkann ha spiegato che in Stellantis serve "un leader che abbia conoscenze in materia di capitale, di tecnologia ma anche di capacità di lavorare insieme a tutti gli stakeholder". "I dati di Stellantis sono drammatici – ha commentato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini –, non occorreva uno scienziato per capire che il suicidio imposto da Bruxelles nel nome dell’auto elettrica avrebbe avuto morti e feriti tra gli operai e gli ingegneri, non tra i politici".