Roma, 15 dicembre 2024 – La marcia di avvicinamento al 17 dicembre quando, dal tavolo sulla crisi del settore auto al Ministero delle Imprese, è atteso il varo di un Piano Italia che preveda una mission produttiva per gli stabilimenti di Stellantis, è costellata di fiducia sia da parte aziendale che governativa. Mentre l’azienda auspica che in quell’occasione "si possano dare delle buone notizie" e evidenzia che "in un anno e mezzo di lavoro" con il Ministero è stato "aggiustato il tiro", anche il direttore delle risorse umane e delle relazioni industriali, Giuseppe Manca, da un dibattito ad Atreju sulla crisi dell’industria dell’auto e della filiera dell’automotive, ha parlato di clima è positivo: "Evito di spoilerare alcune novità che ci saranno" ma Stellantis ha "dato missioni produttive a tutti gli stabilimenti" in Italia.
Sempre dal palco del raduno annuale dei sostenitori di Fratelli d’Italia, ieri è intervenuto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini che ha chiarito quale sarà la posizione dell’associazione degli industriali sulla crisi di Stellantis lanciando un segnale ai vertici aziendali e in particolare a John Elkann: "Credo che l’uscita di Tavares possa dare, sia a Stellantis che a John Elkann, dare la possibilità di dimostrare che vogliono bene al Paese. Perché dobbiamo mantenere l’occupazione del Paese, è quello che noi vogliamo fare. Sicuramente ci batteremo per questo", ha assicurato Orsini, dopo aver sottolineato che "con il green deal rischiamo 270mila posti di lavoro in Europa, in Italia abbiamo a rischio 70mila posti di lavoro nella filiera dell’automobile, una eccellenza riconosciuta da tutto il mondo".
Da quanto è emerso dal dibattito, il Piano Italia che sarà accompagnato dalle misure che potrà mettere in campo il governo – come ha anticipato, il ministro delle Imprese Adolfo Urso – vedrà "risorse importanti e significative investite in ricerca, innovazione, in piattaforme, in nuovi modelli, cioè negli stabilimenti italiani, e nel contempo un rapporto pienamente collaborativo con l’industria della componentistica per gestire insieme la transizione". Anche Urso si è detto fiducioso sull’esito del tavolo della prossima settimana. Per il ministro in quell’occasione potrà "manifestarsi con chiarezza un nuovo inizio per quanto riguarda gli stabilimenti di Stellantis nel nostro Paese". "Se, come penso, in quel momento sarà possibile enucleare un Piano Italia credo che poi il presidente Elkann potrà accogliere l’invito del Parlamento presentando quello che è il nuovo piano di Stellantis in Italia, anche alla luce delle decisioni che dovranno essere assunte in Europa, delle nuove necessarie regole europee", ha concluso. Il riferimento è alla scadenza di fine anno quando scatteranno le penalità legate agli obiettivi del green deal per le case automobilistiche.