Martedì 10 Settembre 2024

Stellantis, accordo sulle uscite volontarie

La Fiom critica l'accordo per le uscite volontarie incentivante dei dipendenti di Stellantis in Italia, sottolineando la mancanza di assunzioni giovani. Stellantis riduce il personale per affrontare la transizione energetica e tecnologica nel settore automotive.

C’è l’accordo quadro per le uscite volontarie incentivate dei dipendenti di Stellantis in Italia. Ma la Fiom non firma l’intesa: le dimissioni "non sono compensate dall’assunzione di giovani che darebbero un’importante prospettiva per il futuro", è la critica del sindacato metalmeccanico della Cgil. Nel frattempo, su indicazione di Adolfo Urso, sono stati convocati i primi due tavoli al ministero delle Imprese e del made in Italy, per analizzare la situazione dei principali stabilimenti italiani: il 2 aprile tocca a Melfi, il 3 aprile a Mirafiori. Dagli Stati Uniti, invece, arriva la notizia, riportata dal Wall Street Journal, che Stellantis sta licenziando circa 400 dipendenti, principalmente nelle divisioni software e ingegneria. In Italia l’accordo sulle uscite volontarie riguarda i dipendenti vicini alla pensione e quelli che vogliono lasciare Stellantis volontariamente. Il documento è il riferimento per "le intese – spiega l’azienda – che saranno realizzate nelle prossime settimane nelle diverse realtà aziendali, finalizzate ad adeguare i livelli occupazionali ai cambiamenti dei processi aziendali". La riduzione del personale, fa notare Stellantis, "rientra nell’ambito delle iniziative attuate per affrontare gli effetti del processo di transizione energetica e tecnologica in corsa che sta interessando il settore automotive in tutti i suoi aspetti, compresi quelli occupazionali".