Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Spread sfiora i 290, Borsa giù. Moscovici: "Possibili misure correttive per l'Italia"

L'Italia rischia la procedura di infrazione: soffrono le banche, Piazza Affari chiude in rosso

Pierre Moscovici (Ansa)

Pierre Moscovici (Ansa)

Milano, 28 maggio 2019 - Seduta negativa per Borsa Italiana. Lo spread sfiora i 290 punti e Piazza Affari, la peggiore d'Europa in mattinata, soffre per tutto il giorno per poi chiudere con l'indice Ftse Mib a -0,5% a 20.260 punti. Milano è trascinata al ribasso dalle banche, in rosso proprio a causa delle tensioni sul differenziale tra Btp decennale e Bund.

Spread e lettera Ue

Il differenziale tocca 289 punti base nei primi scambi, contro i 282 della chiusura, prima di ritracciare a 285 punti e poi chiudere a 284. I mercati finanziari, nonostante le rassicurazioni sulla tenuta del governo post-elezioni europee, sono in tensione per il possibile scontro tra Italia e Ue sui conti pubblici. Entro venerdì dovrebbe arrivare la lettera Ue con i rilievi sul debito, a stretto giro, probabilmente il 5 giugno, la Commissione potrebbe aprire una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. E, secondo Bloomberg, l'intenzione di Bruxelles è quella di usare il pugno duro: l'Italia rischia una sanzione da 3,5 miliardi euro che potrebbe arrivare sotto forma di una richiesta di accontonamento su di un conto infruttifero di una somma pari allo 0,2% del Pil. Sarebbe la prima volta che accade, la misura infatti non è mai stata applicata in precedenza.

MONITO DI MOSCOVICI - Oggi, intanto il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici ha lanciato un monito all'Italia che sembra confermare la linea dura. "Una cosa dev'essere chiara: se un paese, ad un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non compatibile con le regole, le sanzioni ci sono", ha detto. Moscovici da Lisbona ha anticipato un carteggio con il governo italiano "su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste". E ha aggiunto che le sanzioni "sono principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive". "Cerchiamo di evitarlo", ha concluso Moscovici.

"Lo spread aumenta perché qualcuno ha convenienza che gli italiani siano vincolati alle regole vecchie", ha sostenuto oggi su Facebook, Matteo Salvini. Che ieri ribadiva: "Non alzeremo le tasse, né aumenteremo l'Iva". E oggi ha rincarato: "Fino a che l'Italia non dimezzerà il suo tasso di disoccupazione, scendendo dal 10 al 5%, abbiamo diritto a investire". La partita è appena (ri)iniziata. 

Borsa Italiana

L'Ftse Mib perde circa lo 0,6% nel primo pomeriggio. Soffrono gli istituti di credito, da Banco Bpm a Unicredit, passando per Ubi, Intesa Sanpaolo, Unipolsai e Mediobanca. Pesante anche Finecobank che cede oltre il 2%.