Giovedì 19 Dicembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Spiagge, deroghe illegittime: "Subito le gare per le concessioni"

Il Consiglio di Stato cancella la proroga a fine anno prevista dal governo. Federbalneari: "Sarà il caos"

Spiagge, deroghe illegittime: "Subito le gare per le concessioni"

Una nuova doccia fredda per il governo sul fronte dei balneari. E, questa volta, a chiedere lo stop a deroghe e rinvii rispetto alla direttiva Bolkstein sulle liberalizzazioni non è Bruxelles ma Roma, con una sentenza del Consiglio di Stato, l’organismo presieduto da Luigi Maruotti. Il pomo della discordia è sempre lo stesso: la messa in gara delle concessioni balneari.

Per il massimo organo amministrativo della Repubblica la risorsa "spiaggia" è scarsa e, quindi, secondo i principi fissati dalla Corte di Giustizia dell’Europa bisogna "immediatamente dare corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". Ma non basta. Nella sentenza si obbligano anche le amministrazioni pubbliche a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024, quelle cioè che erano state previste dal governo proprio per evitare un’ondata di proteste da parte degli attuali proprietari delle licenze. La decisione di ieri rimette, di fatto, in gioco il nodo delle attuali concessioni che, a questo punto, rischiano di finire sul mercato proprio a ridosso della stagione turistica. Il governo aveva cercato di rimandare ulteriormente la scadenza fissata a fine anno prima concordando, con Bruxelles, l’avvio di una "mappatura" di tutte le spiagge italiane e poi, sulla base dei risultati raccolti, spiegando che con l’enorme estensione delle coste, la risorsa balneare non era affatto da considerare "scarsa" e, quindi, soggetto alle regole stabilite della Direttiva Bolkstein.

La sentenza riguarda un ricorso del 2023 di un proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo. I giudici si richiamano ai "principi della Corte di Giustizia Ue del 20 aprile 2023, e a tutta la giurisprudenza europea precedente per dare immediatamente corso alla procedura di gara e assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". Di conseguenza, sottolineano i giudici del Consiglio di Stato, scatta anche l’obbligo, per i Comuni, di disapplicare le deroghe, confermando la scadenza delle concessioni al 31 dicembre dello scorso anno.

"Siamo sgomenti – commenta Marco Maurelli, presidente di Federbalneari – Contrari ai tribunali che fanno le norme sostituendosi al Parlamento e intervenendo anche sui principi eurounitari. Situazione di caos che il nostro Paese non può certo permettersi a stagione avviata".