Sabato 21 Dicembre 2024
ALBERTO LEVI
Economia

Spese di Natale tra luci e ombre. In calo la fiducia dei consumatori

Confesercenti: "Decisivi gli ultimi giorni del mese". Il 65% delle tredicesime va in rate, mutui, bollette e tasse

L’ultimo weekend di shopping per acquistare i regali natalizi

L’ultimo weekend di shopping per acquistare i regali natalizi

Le luci di Natale brillano per strade e negozi per invogliare allo shopping, ma il termometro dell’Istat segna una ’gelata’ sui consumì tradizionali per pranzi, cene e regali. È infatti l’Istat a certificare che il clima di fiducia dei consumatori a dicembre flette per il terzo mese di fila (da 96,6 a 96,3) e in peggioramento sono anche le opinioni sul bilancio familiare e quelle sull’opportunità di risparmiare. Anche perché più della metà della gratifica ricevuta da lavoratori e pensionati verrà spesa per pagamenti già dovuti, come spiega Federconsumatori: "Dei 50,9 miliardi di euro incassati per le tredicesime, ben poco rimarrà in tasca agli italiani perché circa il 65% è eroso da rate, mutui, bollette e tasse".

Confcommercio conferma che le famiglie mostrano "preoccupazioni legate in gran parte a timori di un possibile peggioramento del mercato del lavoro" e spiega che "il numero di occupati è ai massimi, ma si restringono le possibilità di ulteriori ampliamenti, sia per ragioni demografiche che per i deficit strutturali sul piano della formazione continua e dell’istruzione". Confesercenti auspica che "gli ultimi giorni del mese possano dare una spinta decisiva: le festività valgono circa 23 miliardi di euro di consumi sul territorio – tra spese delle famiglie e dei visitatori stranieri – in gran parte concentrati nelle due settimane finali, che non sono considerate dalla rilevazione Istat sulla fiducia".

Sul fronte dei prezzi per pranzi e cenoni, la Borsa della Spesa di BMTI e Italmercati Rete d’Imprese, realizzata in collaborazione con Consumerismo No Profit, consiglia i prodotti stagionali più convenienti da acquistare. Per il comparto ortofrutticolo, sono per lo più stabili i prezzi della maggior parte dei prodotti tipicamente consumati dalle famiglie durante le feste natalizie zi in questi giorni di festa, come gli agrumi, nel pieno della loro produzione. Per quanto riguarda gli ortaggi, il clima favorevole sta spingendo tutte le produzioni stagionali e mantiene i prezzi stabili. Per il settore ittico, l’aumento della domanda ha portato i prezzi all’ingrosso in rialzo sia del pescato che dell’allevato.

Nel settore del commercio, intanto, sarà sciopero il 24 e 31 dicembre prossimi nelle ultime ore del turno di lavoro. A proclamarlo è l’Usb spiegando che "gli stipendi sono sempre più inadeguati al costo della vita" e che "orari sempre più lunghi e festivi sono senza riconoscimento economico".