Sabato 27 Luglio 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

La spesa? Gli italiani la fanno con carta e bancomat

Nel primo trimestre del 2024 i pagamenti senza contanti in questo settore, infatti, crescono in tutta Italia del +29,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

 CESENA   PAGAMENTO DELLA SPESA AL SUPERMERCATO COL BANCOMAT CARTA DI CREDITO PAGAMENTI ELETTRONICI

Aumentano le spese pagate con carte di credito e bancomat

Roma, 24 luglio 2024 – Sono sempre di più gli italiani che fanno la spesa al supermercato e nei negozi di alimentari pagando con carte digitali: nel primo trimestre del 2024 i pagamenti senza contanti in questo settore, infatti, crescono in tutta Italia del +29,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diminuisce anche il valore dello scontrino medio digitale, che passa da 21,9 a 20,4 euro, segnando -6,7%: segno di una maggiore propensione da parte dei consumatori a pagare con carta anche i piccoli acquisti. E' quanto emerge dall'analisi fatta dall'Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp, dopo il primo trimestre 2024.

Si paga cashless anche per piccoli importi 

A fronte di un leggero calo dell’inflazione nei beni alimentari (secondo l’Istat passata da +2,6% a +2,2%), il carovita continua a incidere sulle abitudini di consumo degli italiani, che si orientano su una spesa di importo sempre più contenuto: tra gennaio e marzo 2024 il 38,8% delle transazioni digitali avviene, infatti, per acquisti inferiori a 10 euro, mentre il 29,7% sotto i 20 euro; il 14,5% è compreso tra 20 e 30 euro; il 10,3% tra 30 e 50 euro. Solo inferiore al 7%, invece, il totale di transazioni che supera i 50 euro. Guardando la crescita delle transazioni cashless dal 2023, le spese inferiori a 10 euro segnano un+39,4% di pagamenti senza contanti, mentre quelle sotto i 20 euro un +22,6%. Nei supermercati e nei negozi di alimentari, quindi, la carta si usa non soltanto per la spesa nel carrello ma, soprattutto, per gli acquisti più piccoli da pagare rapidamente in cassa.

Le province italiane in cui si usa di più la carta

Il podio delle province che nel primo trimestre 2024 registrano la crescita più alta di transazioni digitali è tutto dedicato al Centro Italia: al primo posto c’è Parma (+165,9%), seguita da Prato (+104,2) e Pescara (+103,9%). Al quarto posto si posiziona Pisa (+103,4%), al quinto Macerata (+84,6%). Il Nord compare solo in sesta posizione con la provincia di Padova (+76,4%).

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Alimentari: dove sono più bassi gli scontrini

La classifica delle province con gli scontrini digitali più bassi d’Italia, invece, mostra più varietà tra Nord, Centro e Sud. Ai primi posti si trovano Prato (€12,9), Trapani (€14,8) e Aosta (€15,7). Seguono le province di Modena e Bologna (€16,1), Milano e Livorno (€16,7), La Spezia e Roma (€17). A chiudere la Top 10 c’è, infine, la provincia di Firenze (€17, 2). In testa alla classifica delle province in cui, invece, lo scontrino medio digitale è sceso di più c’è Brindisi con una flessione del -34,4% rispetto al 2023: qui il ticket è passato da €28,6 a €18,8. Segue Isernia con una diminuzione del -28%, dove lo scontrino scende da €25,4 a €18,3. Sul podio anche il ticket digitale medio di Ferrara che, calando da €25,4 a €18,5, segna un -26,9%.

A che ora si paga cashless

Nel primo trimestre del 2024 gli italiani si mostrano ancora piuttosto tradizionalisti per quanto riguarda gli orari in cui recarsi a fare la spesa: sebbene siano sempre di più i supermercati aperti H24, i generi alimentari si acquistano soprattutto tra le 8 e le 14: in questa fascia oraria si concentrano, infatti, il 56,4% delle transazioni senza contanti durante la settimana e il 64,3% nel weekend. È, tuttavia, da segnalare rispetto al 2023, l’aumento di pagamenti con carta nella fascia oraria infrasettimanale che va dalle 22.00 alle 24.00 (+23,6%) e dalle 24.00 alle 06.00 (+24%); il sabato e la domenica, invece, le transazioni crescono soprattutto tra le 22.00 e le 24.00 (+18,9%).

Soluzioni cashless per supermercati innovativi

A favorire questa crescita nell'uso dei pagamenti digitali, vi sono sia la rapidità che l'efficienza dei pagamenti digitali, nonché la scelta di molte attività commerciali di utilizzare casse sempre più rapide ed evolute, che offrono ad esempio il resto automatico, senza rischi di errori degli operatori e quindi tutelando anche di più i consumatori. Inoltre, la possibilità di poter tenere traccia di quanto speso ogni mese è un'altra delle motivazioni che portano sempre più persone a scegliere di non usare i contanti.

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Il dato in controtendenza

Come in ogni statistica, l'eccezione che conferma la regola, è la presenza di aree dove invece cresce l'uso del contante. Fra di esse, la prima è il quartiere Campidoglio di Torino, prima in Italia per decrescita di transazioni digitali. Tra il 2022 e il 2023 il dato parla di un -36%, davvero singolare anche considerando che il Piemonte è fra le regioni dove è più diffuso e da più tempo l'abitudine ad usare bancomat e carte di credito.