Roma, 18 gennaio 2024 – Nel 2020 sono stati lanciati 1.283 satelliti e la previsione è quella di arrivare in un decennio a circa 100.000 satelliti in orbita bassa. Questi i dati riportati nel piano triennale 2022-2024 dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), nella parte di analisi del trend globale del settore spaziale.
Il rapido affollamento delle orbite è già quindi evidenziato da molti scienziati, istituzioni ed esperti del settore che stanno discutendo in ambito europeo e globale la tematica dello Space Traffic Management. La Commissione Europea riporta che, secondo alcune stime, più di un milione di detriti più grandi di 1 cm stanno attualmente orbitando intorno alla Terra. Tutto questo può comportare alcune problematiche da gestire quali per esempio le collisioni tra satelliti e detriti spaziali o ancora, come evidenziato dal New York Times nell’articolo DaLyndie Chiou, in ambito accademico si sta dibattendo sull'interferenza dei satelliti con la capacità dell'astronomia di terra di rispondere a domande sul cosmo.
Il valore della Space Economy nel mondo, in Europa e in Italia
I settori di applicazione dei satelliti e della Space Economy
I settori di applicazione della Space Economy sono molti. Tra i più importanti quello delle telecomunicazioni consentendo una connessione globale anche nelle aree più remote. Un altro ambito nel quale i dati spaziali vengono maggiormente impiegati é quello dell’analisi dei cambiamenti climatici. Tramite alcuni parametri chiave forniti dai satelliti sulla qualità dell’acqua, la deforestazione, il controllo dei mari e dell’atmosfera e tanto altro, è possibile prevedere e mitigare gli effetti generati dalla crisi climatiche e dagli eventi catastrofici nonché guidare le decisioni di gestione delle risorse naturali. Non da meno il settore della logistica su scala globale con le tecnologie satellitari impiegate per ottimizzare le rotte delle flotte di trasporto o ancora gestire i veicoli terrestri, marittimi e aerei senza equipaggio. A fianco a questi forte il contributo nell’ambito della sicurezza, dello sviluppo di numerose applicazioni integrate emergenti come l’internet of things (IoT), le Smart Cities e l’agricoltura stessa. Una rete capillare di settori che fanno di queste tecnologie uno degli elementi chiave non solo dello sviluppo futuro, ma di un presente sempre più interconnesso e globale.