
Il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes rivela che più della metà degli italiani fa fatica ad arrivare a fine mese (Foto iStock)
Roma, 15 marzo 2025 – Uomo, sposato, cinquantenne, residente al Nord, con un debito medio di 28mila euro. È l’identikit – proposto da Finsight, l’osservatorio sull’indebitamento di Go Bravo, fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati – dell’italiano a rischio sovra-indebitamento, un fenomeno con cui fanno i conti in tanti nel nostro Paese. E, anzi, in un momento storico in cui, secondo il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes, più della metà degli italiani fa fatica ad arrivare a fine mese (57,4%), il fenomeno del sovraindebitamento sta diventando sempre più attuale.
L’analisi, basata su un ampio campione di oltre 8.000 italiani che hanno incontrato difficoltà nel ripagare i propri debiti (prestiti personali, carta di credito, fido), vede una netta prevalenza maschile, con il prestito personale che si conferma la forma di debito più diffusa. Forti anche le differenze territoriali e sociali, che delineano il complesso quadro del sovraindebitamento in Italia.
Qual è il profilo della persona sovraindebitata?
Dall’indagine emerge come il fenomeno riguardi soprattutto gli uomini sui 50 anni, il più delle volte sposati e con un’esposizione debitoria compresa tra i 10.000 e i 50.000 euro e un debito medio pari a circa 28mila euro. Più di 1 su 5 (21%) ha inoltre un debito superiore a 40mila euro.
Il 71% è uomo, in aumento rispetto al 68% dello scorso anno. Le donne rappresentano, invece, il 29%. Il numero medio di debiti per persona è pari a 2,5, un valore rimasto stabile rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda il livello di istruzione, il 51% delle persone sovraindebitate ha un diploma di liceo, mentre il 17% ha terminato la scuola secondaria di primo grado. Il 15% del campione ha un diploma di istituto tecnico o professionale, mentre i laureati (triennale o magistrale) rappresentano l’8%. In generale, si osserva una correlazione tra il livello di istruzione e il grado di indebitamento, con quest'ultimo che tende ad aumentare al crescere del titolo di studio. Chi è in possesso del diploma di licenza media presenta un debito medio di 25mila euro, chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria superiore di 27mila euro, mentre il debito medio dei laureati è il più alto (circa 31mila euro).
Quali sono le differenze a livello territoriale?
Passando alle differenze geografiche, in cima alla classifica delle regioni con il debito medio più alto, troviamo Molise (oltre 32mila euro), Valle d’Aosta (31mila euro) e Puglia (30mila euro). In fondo, invece, Abruzzo (25mila euro), Friuli-Venezia Giulia (26mila euro) e Marche (27mila euro). Per quanto riguarda, invece, il numero di casi di sovraindebitamento, si rileva una netta prevalenza di casi in alcune delle regioni più popolose. La Lombardia guida la classifica con il 17% dei casi, seguita dal Lazio (12%) e dalla Campania (8%).
Ragionando per macroaree, il Nord Italia è l’area con il maggior numero di casi (44% del totale), più del Sud e delle Isole (29%) e del Centro (27%). Lievi, invece, le differenze a livello di debito medio, sempre intorno ai 28mila euro.
Un confronto con il resto d’Europa: i dati OCSE
Guardando al contesto internazionale, lo strumento statistico The National Accounts at a Glance, realizzato dall’OCSE mette in evidenza che il rapporto tra il debito totale delle famiglie italiane e il reddito disponibile complessivo è dell’82%. Un valore inferiore rispetto a quello della Francia (122%) e della Germania (90%), e molto distante dai livelli di indebitamento di Svizzera (224%), Paesi Bassi (220%) e Danimarca (212%). I dati dimostrano che, nel complesso, il livello di indebitamento del Paese è inferiore rispetto a quello di molte altre economie avanzate. I motivi? Sicuramente una maggiore prudenza finanziaria da parte delle famiglie italiane, ma anche un accesso al credito più selettivo rispetto ad altri paesi.
"L’analisi condotta attraverso Finsight, il nostro Osservatorio, evidenzia un potenziale allarme, quello del sovraindebitamento. Si tratta di un fenomeno in crescita e che coinvolge fasce di popolazione sempre più ampie, rendendo necessarie azioni di supporto verso chi si trova in difficoltà – spiega Daniel Martinez, Co-Country Manager di Go Bravo in Italia –. In questo contesto, il ruolo di Go Bravo è fondamentale nel fornire soluzioni concrete e nell’aiutare le persone a ristrutturare i propri debiti e a ritrovare la stabilità economica. Forti degli oltre 15 anni di esperienza su diversi mercati, ci impegniamo ogni giorno per offrire supporto e strumenti efficaci per uscire dal sovraindebitamento. Ma si può fare ancora di più. Un elemento chiave per contrastare questo fenomeno è l’educazione finanziaria, che aiuta a prevenire situazioni critiche e a promuovere una gestione più consapevole del credito.”