Giovedì 21 Novembre 2024
EMILY POMPONI
Innovazione e Sostenibilità

Superbonus, chi dovrà aggiornare la rendita catastale (e di quanto aumenta la tassa sulla casa)

Il ministro Giorgetti ha dichiarato che i valori catastali saranno rivisti al rialzo, il che comporterà un aumento delle tasse per chi ha usufruito del 110%. Frena la Lega: “Nessun aumento, solo un aggiornamento dei dati catastali”. Ma di quanto aumenterebbe? Ecco qualche simulazione

Milano, 9 ottobre 2024 - Caccia a chi ha usufruito del superbonus (e non ha aggiornato il catasto). Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato ha infatti accennato tra i vari “sacrifici” da compiere per finanziare la manovra 2025 un aggiornamento dei dati catastali per chi ha usato il 110%. “Chi ha ristrutturato deve rivedere le rendite. Verificheremo”, ha spiegato; verifiche delle rendite catastali che potrebbero generare un significativo aumento delle entrate fiscali. 

Il superbonus Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato in Parlamento che il fisco procederà a una revisione al rialzo delle rendite catastali per gli immobili che hanno beneficiato del Superbonus. Ma a ben vedere non si tratta di una novità. Attualmente, la legge di bilancio 2024 prevede già che chi ha usufruito del Superbonus al 110% debba aggiornare la rendita catastale, ossia il valore di riferimento su cui vengono calcolate tasse come l'Imu e quelle sulle compravendite. I proprietari avrebbero dovuto segnalare spontaneamente le modifiche apportate agli immobili, ma molti potrebbero non averlo fatto, anche perché la riforma del catasto, più volte annunciata, non è mai stata attuata. Ad ogni modo, l'aggiornamento della rendita catastale potrebbe portare a un aumento significativo del gettito fiscale e coinvolgere tutte le proprietà che hanno beneficiato del 110% e, forse, anche di altri bonus casa. L’annuncio del ministro alle “verifiche”, infatti, lascia aperta la possibilità di estendere i controlli anche a chi ha utilizzato bonus ordinari. Ma insomma, al momento restano ipotesi tutte da confermare. Ma cosa significa revisione della rendita catastale?

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Giorgetti: revisione dei valori catastali se usati bonus edilizi. In manovra risorse per sanità e rinnovo contratti Pa

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La revisione delle rendite catastali Per revisione delle rendite catastali s’intende la modifica alla classificazione degli immobili. Un’abitazione rientra infatti nel gruppo A, suddiviso a sua volta in sotto categorie. Ad esempio, la categoria A1 riguarda le abitazioni di tipo signorile, mentre la categoria A 10 gli uffici, e così via. Tale rendita, come anticipato, è un dato importante perché serve per calcolare le tasse; non solo, ma questo dato riflette il valore di un affitto di un immobile, ad esempio. Ora, se la nuova legge di bilancio confermerà questa cosa (ma attualmente si può parlare solo di ipotesi), il fisco si occuperà di rivedere la classe o addirittura la categoria di una abitazione qualora abbia beneficiato del superbonus.

Chi coinvolgerà? Come accennato dal ministro, i valori catastali saranno rivisti “per gli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale in tutto o in parte a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici”. Potrebbe dunque riguardare i beneficiari di altri bonus oltre il 110%, ma è evidente che il focus resta il superbonus. Ma chi sono i beneficiari e quanti? Al momento è difficile stabilire un numero esatto, ma i dati Enea di agosto parlano di quasi 500 mila edifici coinvolti, tra condomini e villette. Ad ogni modo, la revisione riguarderà tutti i proprietari di immobili che non hanno aggiornato il catasto ma hanno usufruito del superbonus per apportare migliorie significative al proprio immobile.

Esempi e simulazioni A livello ipotetico, supponiamo di avere una casa a Milano, di circa 80 metri quadri, classificata come casa economica (A3). Tale casa ha una rendita catastale di 800 euro. Ora, con un eventuale aumento di classe a casa di tipo civile (A4), in seguito all’utilizzo del 100%, la tassa salirebbe del 18% arrivando a 944 euro. E qualora salisse di due classi, allora l’incremento sarebbe del +34% sfiorando i 1.075 euro. Per aiutarsi nel calcolo, si può utilizzare la tabella della Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/catasto/ricerca).

Cosa cambia per le tasse? L’eventuale aumento della rendita catastale dipende da diversi fattori, ad esempio se si tratta di prima o seconda casa. I proprietari di prima casa non pagherebbero di più, ma piuttosto potrebbero avere effetti indiretti sull'Isee e sul reddito Irpef. Al contrario, per le seconde case, si prevede un aumento delle imposte immobiliari proporzionale alla rendita. Inoltre, chi vende una seconda casa ottenuta tramite il Superbonus al 110% entro dieci anni dovrà pagare l'imposta sul guadagno in conto capitale (o capital gain). Anche l'imposta di registro per la rivendita sarà influenzata dall'aumento della rendita, indipendentemente dal tipo di immobile.