PER TRASFORMARE in modo sostenibile la mobilità in Europa, non bastano le strategie dei governi. Serve una rivoluzione culturale "dal basso" che renda il maggior numero possibile di cittadini consapevole delle emergenze del pianeta e, di conseguenza, protagonista di comportamenti nuovi. Da questa constatazione nasce la Settimana Europea della Mobilità, la campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile che si svolgerà dal 16 al 22 settembre. Il tema dell’edizione 2022 è "più connessi, più liberi": l’aspettativa è di battere i record dello scorso anno, caratterizzato dalla partecipazione di oltre 3.100 città in 53 Paesi.
L’iniziativa della Commissione Europea è preziosa, perché investe un settore decisivo nella corsa globale alla difesa del nostro pianeta. I trasporti sono infatti il secondo settore più inquinante in Europa: le emissioni derivanti dal settore dei trasporti all’interno dell’Ue sono addirittura aumentate dello 0,8% tra il 2018 e il 2019, mentre nel resto del mondo economico e sociale diminuivano in modo più o meno significativo. Se non si riuscirà a modificare in tempi rapidi scelte e comportamenti di mobilità dei cittadini, l’obiettivo europeo di emissioni nette zero di gas serra entro il 2050 - indicato nel Green Deal europeo – rimarrà una chimera.
È un obiettivo su cui peraltro si sono abbattute in rapida successione due crisi epocali, dalla pandemia generata dal Covid-19 allo shock energetico determinato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che mettono profondamente a rischio la raggiungibilità della meta. In realtà la Settimana Europea della Mobilità è una grande vetrina, in cui le autorità locali degli Stati membri sono incoraggiate a sperimentare misure di pianificazione innovative, promuovere nuove infrastrutture e tecnologie, misurare la qualità dell’aria e ottenere feedback dal pubblico.
"Più connessi, più liberi", il tema di quest’anno, riguarda ogni aspetto del trasporto sostenibile nell’ambiente urbano che viene declinato in cinque parole d’ordine: persone, luoghi, imballaggi, politiche e pianificazione. Inoltre, grande attenzione viene riservata al trasporto pubblico, partner di vita di decine di milioni di cittadini europei per i collegamenti, gli spostamenti in sicurezza e la tutela dell’ambiente. La Settimana Europea della Mobilità rappresenta anche una grande opportunità per gli urbanisti di ispirarsi alla pianificazione della mobilità incentrata sui cittadini. Proprio la partecipazione dal basso è una componente centrale dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (Pums) della Commissione Europea: le consultazioni pubbliche tenute durante la Settimana Europea della Mobilità possono portare a nuove soluzioni di trasporto rispettose delle persone e dell’ambiente nei quartieri locali. Il ruolo dei cittadini, dunque, è decisivo: senza un cambiamento della coscienza collettiva, non sarà possibile vincere la partita dello sviluppo e della mobilità sostenibile.
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