Italia e Francia divise dalle Alpi ma connesse ad alta velocità. Il progetto per studiare la copertura in 5G del traforo del Fréjus, che fa parte del corridoio Mediterraneo delle reti transeuropee di trasporto (Ten-T), ha infatti ottenuto il cofinanziamento europeo al 50 per cento da parte dell’agenzia esecutiva HaDEA della Commissione Europea. Lo studio rientra nel filone europeo sullo sviluppo di infrastrutture 5G nei corridoi stradali e ferroviari transnazionali e terminerà a giugno 2024.
Protagonisti del progetto, insieme a Open Fiber, sono Cellnex Italia e Cellnex Francia insieme a Gruppo FS (Anas e Rfi) e Accenture con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), della Regione Piemonte e dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM). Per raggiungere una completa copertura 5G e assicurare connessioni di rete in fibra ottica ad alte prestazioni (Vhcn) delle reti trans-europee di trasporto è infatti necessario assicurare non solo la copertura delle strade e delle autostrade ma anche delle gallerie che collegano i vari paesi europei.
Lo studio di fattibilità è co-finanziato dal programma ’Connecting Europe Facility (Cef-2) Digital’ per promuovere la crescita e la competitività attraverso l’interconnessione efficiente delle reti energetiche e digitali che collegano gli Stati membri dell’Unione. ’Frejus 5G’ prevede di sviluppare infrastrutture digitali che siano anche sicure e sostenibili. Un obiettivo che va di pari passo con la diffusione dell’infrastruttura in fibra ottica FTTH che per le sue caratteristiche tecniche (affidabilità, bassa latenza, sicurezza e performance) è in grado di supportare tecnologie e servizi innovativi, tra cui appunto il 5G.
Open Fiber, leader italiana nelle reti Ftth, abiliterà grazie alla fibra ottica lo sviluppo della connettività 5G sia nel tratto autostradale A32 che comprende il Traforo del Fréjus T4 (per un totale di 12,87 km), sia nel tratto del tunnel ferroviario del Fréjus (il più antico d’Europa, per una lunghezza pari a 13,7 km), con soluzioni 5G aperte a tutti gli operatori di telefonia mobile.
Per Nicola Grassi, direttore Technology di Open Fiber, "con questo studio stiamo contribuendo alla promozione di una rapida diffusione e adozione delle reti ad altissima velocità non solo in Italia ma anche in Europa. A tal fine – sottolinea lo stesso Grassi – la fibra ottica è un mezzo imprescindibile. Anche la tecnologia 5G ha bisogno che le celle da cui viene trasmesso il segnale radio siano raggiunte da reti realizzate in fibra, per garantire trasmissioni di dati sicure, a bassissima latenza e alta velocità".
Si tratta di caratteristiche necessarie per le numerose implicazioni ad alta innovazione del progetto Frejus: installazione di sistemi di telecomunicazioni sicuri, connessi e digitali che ospiteranno le antenne di tutti gli operatori mobili e altri servizi innovativi, come i sensori IoT, la realizzazione di impianti DAS (Distributed Antenna System) e Small Cells dedicati ad assicurare copertura di segnale (dati e voce) all’interno dei due tunnel. "Siamo orgogliosi di poter contribuire con questo studio alla digitalizzazione della mobilità europea. Il nostro obiettivo – dichiara Luca Luciani, Ceo di Cellnex Italia – è realizzare autostrade e ferrovie sempre più smart, sicure ed efficienti utilizzando infrastrutture di rete condivise e tecnologie all’avanguardia tra cui soluzioni proprietarie come Teze, un sos virtuale in grado di monitorare i sistemi radiomobili e lo stato operativo del servizio di chiamata di emergenza all’interno delle gallerie".
"Tutti questi aspetti del progetto – aggiunge ancora il direttore Technology di Open Fiber, Nicola Grassi – preparano le infrastrutture alla mobilità del futuro anche per garantire una sempre maggiore sicurezza agli utenti: Smart Roads per migliorare la sicurezza, l’efficienza e la gestione del traffico, in particolare reti Cooperative ITS (C-Roads) V2X per la comunicazione di informazioni di viabilità agli autoveicoli predisposti, fino anche alla guida autonoma, il tutto basato su un’infrastruttura in fibra ottica che ospita innovativi sistemi di comunicazione quantistici".