Quattro fiere in un’una. È questa la formula scelta per la prima edizione di Milan International Building Alliance (Miba), l’evento dedicato alla sostenibilità edilizia che – fino a sabato 18 novembre – riunirà a Fiera Milano, quattro esposizioni diverse per discutere su come ridurre l’impatto ambientale delle case fino al raggiungimento dell’obiettivo Zero Emissions Buildings (edifici a emissioni zero).
Con un solo biglietto, gli operatori professionali potranno accedere alla Global Elevator Exhibition (Gee), dedicata alla mobilità tramite ascensori; a Made expo, dove si parlerà di efficientamento degli involucri edilizi; alla Smart building expo, incentrata sull’integrazione tra spazi interni e tecnologia; e infine a Sicurezza, per approfondire rischi e soluzioni riguardanti la tutela delle proprie incolumità e privacy all’interno delle abitazioni.
La fiera, strutturata su otto padiglioni, accoglierà 1350 aziende provenienti da 42 paesi (Italia, Germania, Spagna, Francia e Cina quelli più rappresentati) e migliaia di operatori professionali da tutto il mondo (420 gli hosted buyer dai 5 continenti). A essere previste, inoltre, sono più di duecento occasioni di dibattito e confronto, tra convegni, seminari e lezioni.
"Miba ha superato l’obiettivo numerico che ci eravamo dati, ma è soprattutto un progetto riuscito dal punto di vista della forza che rappresenta – spiega Simona Greco, Direttore Manifestazioni di Fiera Milano –. In un mondo in cui mercati e professionisti sono sempre più chiamati a interagire con un approccio progettuale condiviso, anche noi abbiamo scelto di contribuire a sinergie positive".
L’obiettivo condiviso da tutte e quattro le manifestazioni — di cui solo Made Expo prosegue fino a sabato 18, mentre le altre si concludono venerdì 17 — è quello di promuovere l’importanza dell’innovazione e del contrasto al cambiamento climatico all’interno di un settore, quello delle costruzioni, che vale il 9% del Pil europeo e garantisce 18 milioni di posti di lavoro, secondo i dati rielaborati e condivisi dal Politecnico di Milano.
La necessità di appartamenti sostenibili e sicuri muove dalla constatazione che "all’interno dell’Unione europea, il 40% delle emissioni inquinanti, il 50% dell’estrazione di materie prime, il 40-50% del consumo totale di energia, il 30% dei consumi idrici e il 30% della produzione di rifiuti sono riconducibili agli edifici", comunica Miba. Dati in cui rientra la situazione dell’Italia, paese il cui parco edilizio "per il 35% ha più di 50 anni e per quasi il 75% è inefficiente dal punto di visto energetico". "Per decenni l’edilizia ha vissuto un po’ a compartimenti stagni, questa cosa ormai è sorpassata", afferma Cristiano Brambilla, vicepresidente senior della società di investimento, sviluppo e gestione immobiliare Hines, salutando favorevolmente la scelta di accorpare in un unico appuntamento quattro fiere diverse.
"Non possiamo pensare che mentre la tecnologia va avanti, l’edilizia rimanga indietro. La digitalizzazione è il futuro per il settore", aggiunge. Una prospettiva condivisa dall’amministratrice delegata di Mario Cucinella Architects (MCA) Martina Martino, che sottolinea l’importanza dell’accessibilità degli spazi, e che viene sottoscritta dal direttore commerciale di Impresa Pizzarotti, Luca Manara, il quale evidenzia come l’innovazione sia cruciale non solo per le residenze ma anche per infrastrutture come aeroporti, porti, ospedali che con il tempo "non saranno più adeguate alle esigenze".