Parigi, 15 novembre 2023 – In Francia è scoppiata la polemica su uno dei simboli gastronomici d’oltralpe: il camembert. O meglio, il camembert venduto in scatole di legno. La proposta della Commissione europea sugli imballaggi eco-sostenibili ha infatti scatenato un acceso dibattito minacciando di fatto i produttori del celebre formaggio normanno. Il camembert è un’ode alla delicatezza e alla cremosità. Con la sua armatura sottile e il cuore avvolgente ha conquistato il mondo intero. Oltre al morbido contenuto, caratteristico è il suo odore. Per questo, oltre che per estetica, la tradizione vuole che camembert sia venduto in apposite scatole di legno. Citando il Times, si dice che il camembert sia stato inventato alla fine del XVIII secolo da Marie Harel, una casara che viveva nel villaggio della Normandia da cui prende il nome; mentre l’utilizzo delle scatole in legno risale al 1890. Ma a quanto pare la vendita nella tradizionale scatola in legno di pioppo potrebbe diventare illegale entro il 2023 per essere sostituita con nuovi contenitori in plastica riciclata. Non sono mancate le polemiche. I detrattori della proposta Ue hanno infatti espresso la loro indignazione, sottolineando i costi proibitivi del riciclaggio delle scatole di legno di pioppo del camembert, che, a loro dire, sono migliori per l'ambiente rispetto alla plastica che sarebbe l'unica alternativa. Come riporta il quotidiano britannico, il presidente della French Heritage Foundation, Guillaume Poitrina, ha denunciato il fatto come "La follia della burocrazia", aggiungendo: "La scatola di legno – a basse emissioni di carbonio, leggera, biodegradabile, prodotta in Francia – è migliore per il pianeta della plastica prodotta con petrolio saudita, trasformata in Cina con energia elettrica a carbone e che finirà negli oceani". Si fa sentire anche Lacroix, l’azienda di imballaggi che produce scatole per Lactalis, il più grande produttore francese di camembert su scala industriale. Secondo l’amministratore delegato Claire Lacroix: "Gli imballaggi in legno leggero rappresentano lo 0,001% dei rifiuti di imballaggio domestici. Sarebbe troppo costoso mettere in atto un programma di selezione e riciclaggio per questo materiale. Sarebbe 200 volte più costoso che per il vetro”. Sebbene il Parlamento Ue dovrà votare la proposta della Commissione la prossima settimana, pare che resteranno esenti dal divieto i formaggi artigianali. Questi formaggi, si apprende, potranno mantenere le loro scatole di legno. Secondo il quotidiano francese Le Monde, la polemica è stata fomentata da quelle aziende lattiero-casearie come Lactalis, che producono camembert industriale (e per cui non sarebbe prevista alcuna esenzione). Il quotidiano francese sottolinea come i consumatori abbiano serie difficoltà a distinguere il camembert industriale da quello artigianale, proprio per via degli imballaggi. Lo scorso anno, riporta il giornale, i francesi hanno acquistato 45.148 tonnellate di camembert, di cui la maggior parte di produzione industriale; mentre solo circa 6.000 tonnellate avevano il marchio di Denominazione di Origine Protetta che viene dato al camembert artigianale. In questo senso, la differenza tra camembert industriale e artigianale diventerebbe evidente qualora i primi venissero confezionati in plastica riciclata mentre i secondi nel tradizionale legno di pioppo.
E mentre la Commissione europea voterà ci si chiede anche in Italia quali siano le conseguenze, almeno da un punto di vista economico, considerando che il nostro Paese è campione nel settore del riciclo.