Venerdì 29 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Sostenibili e smart, la sfida dei porti. Da qui passa lo sviluppo del Paese

A Napoli l’evento di Quotidiano Nazionale: confronto fra governo, politici e imprenditori pubblici e privati. Pronti 147 progetti per 2,7 miliardi di lavori già affidati. Appello all’Ue: non ci sono solo gli scali del Nord Europa .

Sostenibili e smart, la sfida dei porti. Da qui passa lo sviluppo del Paese

A Napoli l’evento di Quotidiano Nazionale: confronto fra governo, politici e imprenditori pubblici e privati. Pronti 147 progetti per 2,7 miliardi di lavori già affidati. Appello all’Ue: non ci sono solo gli scali del Nord Europa .

Un volano per l’intera economia, il punto di transito del 60% delle merci, con un volume di oltre 470 milioni di tonnellate a livello italiano. Lo scenario scelto da Qn Distretti per fare il punto sui porti italiani è quello della stazione marittima di Napoli. Una scelta non casuale dal momento che come ha ricordato il sindaco e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, il porto rappresenta la più grande impresa della città. Ma non è un’eccezione. Anzi. Il sistema portuale italiano è un motore del Paese ed è un settore da tempo nell’agenda del governo, come ha spiegato alla direttrice di Qn, Agnese Pini, l’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, Capo dipartimento per le politiche del mare presso la presidenza del Consiglio dei Ministri:"I temi sul futuro dei porti italiani sono molti e li stiamo affrontando nel comitato interministeriale per le politiche del mare. Al centro ci sono le questioni di infrastrutture, di governance, di sostenibilità e di investimenti". I porti, ha aggiunto l’ammiraglio, "rappresentano una delle direttrici fondamentali del piano del mare". I progetti non mancano. Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità portuale del Tirreno Centrale, ha in programma investimenti per oltre un miliardo di euro per la modernizzazione degli scali. Progetti che riguardano, in particolare, l’area napoletana. "Quest’anno recuperiamo tutti gli anni della pandemia, arrivando a quasi 10 milioni di passeggeri". Positivi anche i numeri snocciolati da Rodolfo Giampieri, presidente nazionale Assoporti, durante la tavola rotonda moderata dal condirettore di Qn, Raffaele Marmo: "Abbiamo 147 progetti già avviati per 2,7 miliardi". Ma l’Europa, aggiunge, deve essere "più attenta ai porti del Sud, non esistono solo gli scali baltici". La svolta potrebbe arrivare dal nuovo esecutivo europeo dove si è insediato un Commissario per il Mediterraneo.

Tema ripreso da Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali e del Consiglio Rappresentanze portuali di Confindustria: "Occorre anche fare di più per dare una risposta alle criticità del settore". Il numero uno degli imprenditori partenopei punta il dito soprattutto sulla necessità di una "governance unitaria" del sistema che dovrebbe riservare un posto anche agli industriali. Un’esigenza avvertita anche da Marcello Di Caterina, vicepresidente di Alis. "Non possiamo pensare che esista un sistema con 16 autorità che non abbia una governance unica", fa sapere intervenendo alla tavola rotonda che ha concluso il convegno moderata dal vicedirettore di Qn, Davide Nitrosi. L’appello è chiaro: occorre spingere sulla riforma dei porti. Ma per cambiare marcia occorrono anche investimenti, pubblici e privati. Il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo, non ha nascosto l’interesse dell’istituto a supportare la portualità. Un ruolo fondamentale può essere svolto anche da Sace, come confermato da Pasquale Busiello, senior relationship Manager Business Network Campania della società che fa capo al Mef e che negli ultimi anni ha spostato il suo baricentro delle attività supportando le imprese sul fronte dell’internazionalizzazione e della competitività, finanziando progetti infrastrutturali, compresi ovviamente i porti. Infine, Gianpiero Zinzi, capogruppo della Lega dell’VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, ha sottolineato l’esigenza di coniugare le regole della sostenibilità con il mercato e con la tenuta sociale.