Sabato 19 Ottobre 2024
ANDREA ROPA
Economia

Sos automotive, tute blu in piazza: "Il governo convochi Stellantis"

Anche i leader dell’opposizione alla manifestazione di Roma. Il ministro Urso: pronto a incontrare Tavares

Sos automotive, tute blu in piazza: "Il governo convochi Stellantis"

Maurizio Landini (Cgil) e. Pierpaolo Bombardieri (Uil) durante la manifestazione

"Il settore automotive è a rischio, serve un piano di rilancio". Era da trent’anni che non si vedevano in piazza tutti insieme i sindacati dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm, che ieri a Roma hanno manifestato per difendere l’occupazione e rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia, a partire dai siti Stellantis. Con loro i leader di Cgil Cisl e Uil e anche dell’opposizione: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Carlo Calenda. Da tutti è arrivata la richiesta al governo di convocare l’azienda a Palazzo Chigi. Richiesta subito accolta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che si è detto pronto a incontrare il ceo del gruppo franco-italiano, Carlos Tavares.

Secondo gli organizzatori la partecipazione è stata alta: "20mila persone in piazza". Fim, Fiom e Uilm parlano di "grandissima adesione" allo sciopero, sotto lo slogan "Cambiamo marcia". Secondo Stellantis, invece, la percentuale media di adesione è complessivamente dell’8,8%, senza interruzione delle attività.

"La situazione sta precipitando – ha detto il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano – I volumi stanno crollando, non faremo neanche 500mila veicoli nel Paese, cosa che non avveniva dal 1956". Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato che le prospettive "non sono chiare. E noi non vogliamo stare a guardare". Bisogna "fare presto", ha aggiunto il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "Coerenza e rispetto degli impegni" è stata la richiesta del leader della Cisl, Luigi Sbarra.

Al fianco delle tute blu c’era l’opposizione al gran completo. "Siamo molto preoccupati per il futuro dell’automotive" ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, sostenendo che Stellantis "ha delle responsabilità storiche" verso il Paese. Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha ribadito l’impegno del Movimento a sostenere "la battaglia operaia", mentre il leader di Azione, Carlo Calenda, ha parlato di "un disastro industriale annunciato". Da Avs, per Nicola Fratoianni, "è l’ora di finirla con Stellantis che batte cassa". E stop "alla strategia del mordi e fuggi" ha aggiunto Angelo Bonelli. Scendono in campo anche i Comuni che ospitano gli stabilimenti del gruppo franco-italiano: l’auto è un settore "strategico e noi siamo pronti a fare la nostra parte", assicurano, chiedendo di essere convocati ai tavoli di crisi del settore.