Venerdì 30 Agosto 2024
JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Economia

Snam rilancia sugli investimenti. Focus sulla transizione green

Nel piano al 2027 previsti 11,5 miliardi. L’ad Venier: "Impegnati verso la neutralità carbonica del Paese"

Snam rilancia sugli investimenti. Focus sulla transizione green

Snam rilancia sugli investimenti. Focus sulla transizione green

"Investiremo 11,5 miliardi di euro nello sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese". Il ceo Stefano Venier, in occasione della presentazione del piano strategico 2023-2027 di Snam, parla di "strategia multimolecola" e tratteggia un’infrastruttura "pan europea, modulare, flessibile e innovativa", nella cui costituzione un ruolo importante avrà la sensoristica e l’intelligenza artificiale. Nel piano, al netto dei finanziamenti pubblici di circa 900 milioni di euro, l’utility prevede un totale di investimenti di 11,5 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto al piano precedente. "Il 2022 è stato un punto di svolta per il mercato dell’energia in Europa – continua Venier – Il sistema di approvvigionamento rimane fragile e instabile. Bisogna investire per diversificarlo e renderlo più sicuro".

Sicurezza e flessibilità i pilastri del piano, due le principali direttrici strategiche: 10,3 miliardi saranno destinati allo sviluppo delle infrastrutture, mentre 1,2 miliardi saranno messi sul piatto della decarbonizzazione. Nello specifico, per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali, 7,4 miliardi saranno dedicati al trasporto, quindi al potenziamento della dorsale adriatica e alla sostituzione di circa 900km di rete. 1,4 miliardi sono per l’ampliamento e l’upgrade dei siti di stoccaggio. 1,5 miliardi serviranno per aumentare la produzione di Gnl, con la messa in esercizio del rigassificatore di Ravenna, e al ricollocamento di quello di Piombino, nonché nella realizzazione delle infrastrutture small-scale di Panigaglia e Pignatoro.

Nell’ambito della transizione energetica, nell’arco del piano Snam investirà 400 milioni di euro sul biometano, con l’obiettivo di raggiungere, attraverso la controllata Bioenerys, una capacità complessiva di 80 mw e una produzione di 135 milioni di metri cubi l’anno entro il 2027. Allo sviluppo dell’infrastruttura per il trasporto e lo stoccaggio della co2 sono invece destinati 350 milioni. "L’hub di Ravenna – aggiunge il ceo – sarà il primo e più grande progetto di Carbon Capture and Storage del Mediterraneo. Il progetto, che Snam porta avanti con Eni, vedrà nel 2026 l’avvio della fase industriale per supportare la decarbonizzazione delle industrie hard to abate del Nord Italia".

Venier ha poi annunciato che Snam è pronta a entrare in Adriatic Lng, il rigassificatore di Rovigo, con una quota del 15 o del 30%, ricordando che "c‘è accordo tra gli attuali soci (Exxon e Qartar Energy, ndr), che in caso di operazione straordinaria avremo l‘opzione di salire con la nostra quota, se riteniamo che ci saranno le condizioni, o al 15 o al 30%".

Non ultimo, l’idrogeno. L’utility prevede un investimento di 100 milioni di euro per contribuire all’avvio del South2 Corridor, la dorsale dell’idrogeno italiana e europea lunga 3.300 km che collegherà il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania. "Stimiamo che il 40% dell’idrogeno europeo possa transitare attraverso il corridoio – spiega Venier – Ad oggi sono 1.500 i km di rete certificati come compatibili con l’idrogeno. Entro il 2027 arriveranno a 3mila.

Per quanto concerne i target finanziari al 2027, l’orizzonte del piano prevede una crescita media annua dell’utile netto adjusted di circa il 4% e dell’ebitda di gruppo, atteso a circa 3,2 miliardi di euro a fine piano. Rispetto all’utile netto del 2023, pari a circa 1,14 miliardi di euro, la proiezione a fine 2027 è quindi di 1,33 miliardi. È stato confermato infine il dividendo 0,2820 euro del 2023 e incrementata, sulla base della crescita dell’utile netto, la politica dei dividendi al 3% di crescita minima annua.