Il Covid non ha frenato Snam. Il bilancio 2020 del gruppo leader nelle infrastrutture energetiche, approvato ieri dal cda, vede infatti, nonostante l’impatto della pandemia sulla domanda di gas (-7,2% a quasi 70 miliardi i mc immessi in rete), risultati e investimenti in crescita. Oltre a un aumento del 5% del dividendo a 24,95 cent di cui 9,98 già distribuiti come acconto a gennaio. Nel 2020 Snam ha realizzato un utile netto in crescita del 6,5% a 1,16 miliardi (e per il 2021 ha alzato le stime a 1,17) per l’effetto del core business.
In rialzo del 6,3% a 2,77 miliardi i ricavi, mentre il mol rettificato è cresciuto dell’1,3% a 2,19. In crescita (23,5%) anche gli investimenti a quasi 1,19 miliardi. "In un anno di difficoltà e incertezze a causa della pandemia – ha commentato l’ad Marco Alverà – Snam ha dimostrato il proprio ruolo essenziale nel garantire sicurezza degli approvvigionamenti energetici e capacità di realizzare i progetti nei tempi previsti, insieme all’impegno nei confronti della comunità e dei territori. I positivi risultati ottenuti sono frutto di una strategia di lungo periodo intrapresa negli ultimi anni e beneficiano della solidità del core business, della crescita delle nuove attività nella transizione energetica e della continua attenzione ai costi". Alverà ha quindi sottolineato come siano stati aumentati gli investimenti di oltre il 20%, recuperando tutti i ritardi nei lavori dovuti al lockdown e completato progetti importanti come il Tap. E ricordato "l’ulteriore rafforzamento", mettendo i fattori Esg al centro delle strategie, del posizionamento nella transizione energetica (con l’obiettivo della neutralità carbonica al 2040), grazie a nuove acquisizioni e a nuovi progetti nel biometano, nell’efficienza energetica e nell’idrogeno.
A.Pe.