Sabato 21 Dicembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Smart working 2023: si cambia ancora. Proroga e nuove regole

Ecco chi può lavorare da casa: le novità per genitori con figli e lavoratori fragili. Cosa succede nel settore pubblico e in quello privato

Un genitore in smart working, foto generica

Più tempo per lo smart working. La nuova scadenza è quella del 30 giugno, come previsto dal decreto mille proroghe approvato dal Parlamento. Ma non tutti i lavoratori potranno continuare a svolgere la propria attività da casa o, più in generale, da remoto. Ecco una guida sintetica delle principali novità previste per il cosiddetto "lavoro agile".

Sommario

  • Chi può lavorare da casa
  • Cosa succede nelle aziende private
  • Cosa succede nel settore pubblico
  • Quando scattano le nuove norme
  • Chi può lavorare da casa

    Lo "smart working" potrà continuare ad essere utilizzato per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato, fino al 30 giugno prossimo. In particolare, rientrano in questa categoria i lavoratori che hanno patologie preesistenti che potrebbero avere conseguenze molto gravi nel caso di infezione da Covid-19. Rientrano in questa categoria anche i lavoratori con figli under 14.

    Cosa succede nelle aziende private

    In questo caso i lavoratori fragili o con figli under 14 hanno il diritto di lavorare in smart working fino a 30 giungo a condizione, però, che sia compatibile con la prestazione lavorativa da svolgere. Non è fissata né una percentuale minima di giornate in smart working è una quantità massima: tutto dipenderà dalla contrattazione fra l’azienda e il singolo dipendente.

    Cosa succede nel settore pubblico

    La proroga decisa dal governo riguarda solo i lavoratori "fragili", con forme gravi di disabilità, immunodepressi e pazienti oncologici (è disponibile un elenco completo delle categorie comprese in questa definizione, che sono state decise dal ministero della Salute). Questi avevano già il diritto al lavoro agile, ma sarebbe scaduto il 31 marzo, mentre invece adesso la scadenza è stata spostata al 30 giugno 2023. Possono restare in smart working fino al 30 giugno anche nel caso in cui, per svolgere l’attività da remoto, sia necessario cambiare mansione. In questo caso conserveranno però lo stesso inquadramento e stipendio rispetto a quello precedente.

    Quando scattano le nuove norme

    Il Decreto Mille proroghe fissa l’avvio delle nuove disposizione a partire dalla fine di febbraio. Per i lavoratori fragili che hanno diritto ad accede al lavoro agile la prerogativa sarà estesa dal 31 marzo al 30 giugno 2023. Stesso discorso per chi ha figli under 14. Ma attenti. Per quest’ultima categoria di lavoratori la possibilità di richiedere lo smart working è scaduta lo scorso 31 dicembre, senza che fosse rinnovata dalla Legge di Bilancio 2023. Il Decreto ha previsto una proroga fino al prossimo 30 giugno, limitando però tale possibilità ai soli lavoratori del settore privato, di fatto escludendo i dipendenti pubblici. Dall’entrata in vigore del testo, pertanto, i genitori di under 14 potranno richiedere di lavorare in modalità agile in presenza dei requisiti necessari e nei casi in cui l’attività sia compatibile con tale modalità.