Roma, 1 aprile 2020 - Sito Inps preso d'assalto per la corsa al bonus da 600 euro. E il sistema è andato in tilt. Il presidente dell'Istituto Pasquale Tridico ha spiegato che il portale è vittima da giorni di attacchi hacker. L'Inps è stata costretta a sospenderlo per alcune ore con una riapertura a ingressi scaglionati. I nuovi orari: la mattina, dalle 8 alle 16, sarà accessibile a patronati e consulenti, dalle 16 in poi anche ai cittadini.
Il sito è rimasto quindi a lungo irragiungibile. Aprendolo appariva una schermata bianca con la scritta: "Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l'ottenimento delle prestazioni". Anche quando è tornata visibile la home page, il servizio dei 600 euro funzionava a singhiozzo.
In precedenza, erano giunte segnalazioni inquietanti riguardo la pubblicazione in chiaro di nominativi privati e dati sensibili. A chi tentava di inserire i propri dati sulla pagina, sono apparse le informazioni di altri utenti. In molti hanno denunciato la falla e gli "scambi di persona", postando le immagini delle schermate sui social network. Per Matteo Salvini sono stati diffusi addirittura "dati bancari e numeri di telefono". Attacca anche Giorgia Meloni: "E' un calvario digitale". Di problemi di hackeraggio al sito ha parlato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nell'incontro con le opposizioni.
L'Inps ha comunque ricevuto 339.000 domande per l'indennità dei lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività. Lo ha detto, Tridico, a Rainews24 ribadendo che non c'è un ordine cronologico per il pagamento della prestazione di 600 euro e che i pagamenti cominceranno il 15 aprile e proseguiranno per tutto il mese. Il presidente ha altresì detto che "l'Inps ha ricevuto già richieste di cassa integrazione per 1,4 milioni di lavoratori".
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Garante della privacy
Sull'attacco hacker e la fuga di dati interviene in maniera piuttosto netta il Garante della Privacy. "Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati". dice Antonello Soro. "Abbiamo immediatamente preso contatto con l'Inps e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia". Quindi intima l'Inps di chiudere "la falla" e "mettere in sicurezza i dati".
Trecentomila domande in 7 ore
"Dall'una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo", diceva stamane Tridico. "Non c'è fretta", l'invito del numero uno dell'Inps. "Come abbiamo detto più volte le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre", aggiungeva. Per giorni era stato detto che a valere sarebbe stato l'ordine cronologico, anche perché i fondi sono a esaurimento. Ieri sera, invece, Tridico assicurava che non sarà questo il criterio di accesso all'indennità. A proposito delle difficoltà del sito, il presidente Inps in mattinata sottolineava ancora che i sistemi "stanno reggendo", sebbene "gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri". Per Tridico il volume di richieste è "una cosa mai vista sui nostri sistemi". Qualche ora ed ecco l'intervento del premier Giuseppe Conte che ammette i problemi, prima che lo stesso presidente Inps comunichi l'attacco hacker.
Spallanzani
Anche l'ospedale Spallanzani di Roma è stato vittima, una settimana fa, di una tentata incursione da parte di pirati informatici. La notizia emerge oggi, con l'apertura di un'indagine da parte della Procura di Roma. Ecco allora l'appello di Andrea Orlando, vicesegretario del Pd: "Alcune infrastrutture strategiche sono state sotto attacco di hacker - scrive su Twitter riferendosi anche al caso dell'Inps -. Bisogna subito convocare il Copasir per chiedere al Dis quale reazione è in atto. Questi sciacalli vanno fermati immediatamente".
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