
In calo il fatturato dei siti di incontri
Roma, 4 marzo 2025 – E’ stato nell’ultimo decennio il mezzo preferito dagli italiani per trovare l’amore, o almeno per avviare nuove relazioni, più o meno solide. Il mondo del dating, dunque degli incontri online, è alle soglie di un cambiamento, di una nuova ricerca di contatti reali che serpeggia fra i clienti, stanchi di virtualità e di truffe. I dati del mondo del dating Nel mondo, le piattaforme specializzate nel far conoscere nuove persone, dovrebbero raggiungere 1,6 miliardi di dollari entro i prossimi 2 anni. Solo in Europa, si contano ben 95 milioni di persone che hanno provato almeno una volta a cercare sulle app il colpo di fulmine. In tutto il pianeta, 366 milioni hanno invece sottoscritto un abbonamento, e il volume di affari è stato pari a 16 milioni di dollari al giorno. Nel 2023 si è raggiunto per la prima volta il numero di 2 miliardi di download di app. In pratica, una persona su quattro in ogni angolo del mondo, ha provato almeno una volta l’esperienza del corteggiamento virtuale, spendendo a testa oltre 6 dollari al giorno. Il settore del dating vede soprattutto negli abbonamenti la maggiore quota del volume d’affari, pari nel 2022 al 63%, seguita da quella relativa alla pubblicità e alla vendita di servizi accessori. La fascia di età 18-25 è quella che genera maggiori entrate, pari al 36%, seguita dalla fascia 26-34 anni. La tenuta del settore è legata soprattutto al recente accesso di Paesi in via di sviluppo, mentre in Italia le cose sembrano cambiate. Si tratta dunque di numeri da capogiro, che però fanno i conti con una tendenza che inizia a invertirsi, se è vero che il fatturato di Tinder è sceso del 2% a 786 milioni di dollari nel quarto trimestre conclusosi il 31 dicembre, mancando anche le aspettative di 787,3 milioni di dollari. I paganti sono scesi dell'1% nel trimestre, a 16,1 milioni e anche il 2024 ha visto l'azienda chiudere con un fatturato inferiore alla stima media degli analisti, secondo i dati compilati da LSEG. Le principali caratteristiche di queste app, che ne hanno decretato il successo sino ad oggi, riguardano in particolare la possibilità di filtrare eventuali “match”, in base ad interessi comuni, a preferenze circa l’aspetto esteriore del potenziale partner, e a tutta una serie di caratteristiche che dovrebbero contribuire ad aumentare la possibilità di successo della relazione. Il contraltare dell’amore virtuale Ma cosa sta mettendo in crisi questo pur redditizio settore? La prima criticità sta nel sensibile aumento di denunce legate a reati quali revenge porn e molestie sessuali. Inoltre, sempre più spesso gli hacker utilizzano foto, anche private, delle utenti, per poi creare finti profili, e con essi arrivare ad estorcere danaro a ignari spasimanti, che illusi dal possibile flirt finiscono per prestare denaro, come successo alla nota showgirl Pamela Prati ma anche a tante persone comuni. Il Garante per la protezione dei dati personali ha spesso sensibilizzato gli utenti sui rischi che si corrono usando tali app, ma le denunce continuano a crescere, soprattutto per ricatti legati a foto di nudi, che i criminali minacciano di diffondere online, se non gli si dà soldi e non si cede ai loro ricatti. Tali crimini, definiti sextortion, spesso non vengono comunque denunciati, per vergogna o per paura. Solo in Italia, nel 2021 sono stati oltre 700 i reati di molestia sessuale denunciati, e oltre 200 quelli di stalking sul web, con un aumento superiore al 30% rispetto all’anno precedente. L’indagine di Skuola.net Un recente sondaggio dell’Osservatorio di San Valentino del portale Skuola.net, ad esempio, che ha coinvolto un campione di 2500 ragazzi e ragazze fra i 14 e i 25 anni, ha rilevato che i giovani hanno sempre più desiderio di tornare a una dimensione autentica, meno virtuale, e anche nell’amore e nei rapporti cercano più spontaneità, più umanità. A conferma di ciò, il dato che vede il 40% delle nuove relazioni nate fra i banchi di scuola o all’università. Anche i luoghi in cui si passa il tempo libero permettono la conoscenza di nuovi partner, se è vero che il 10% delle storie d’amore nasce in discoteca o dopo un incontro a una festa, e il 9% dopo una conoscenza in piazza o in un parco. Infine, il 7% trova l’amore in attività ricreative organizzate dalle parrocchie, e il 4% in pratiche sportive. Tiene botta ma arranca, dunque, l’amore online, con “solo” il 14% di nuove storie nate fra forum, app o social, un dato estremamente più basso di qualche anno fa, quando questi ultimi la facevano da padroni.