Sabato 21 Dicembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Sgravi contributivi per l’assunzione di under 35 e donne

100% di agevolazione contributiva per le assunzioni, che gli anni precedenti era già presente in forma leggermente diversa

Sgravi fiscali nell'assunzione di under 35 e donne

Sgravi fiscali nell'assunzione di under 35 e donne

Roma, 10 agosto 2024 – E' disponibile un nuovo strumento che viene incontro alle donne svantaggiate, inserito nel Decreto Legge del 7 maggio 2024 n.60, il cosiddetto Decreto Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Con esso viene reintrodotta l'agevolazione contributiva del 100% per nuove assunzioni in favore delle donne. Tale agevolazione era già presente in forme leggermente diversa negli anni precedenti. Il Decreto nel dettaglio

Sono previsti tre nuovi sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono lavoratori under 35, donne svantaggiate e lavoratori over 35 nelle ZES. Lo sgravio contributivo è temporaneo e non strutturale e riguarda le assunzioni con contratto a tempo indeterminato che avverranno tra l'1 settembre 2024 ed il 31 dicembre 2025. Tale beneficio è fruibile per un massimo di 24 mesi, e l’esonero non è cumulabile con altri incentivi. L’agevolazione è sulla quota contributiva a carico dei datori di lavoro privati (imprenditori o non imprenditori) per un massimo di 500 euro al mese, che sale a 650 euro nelle Regioni appartenenti alla ZES (Zona economica speciale unica per i Mezzogiorno).

Ovviamente, lo sgravio è revocato se, nei 6 mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro procede al licenziamento per giustificato motivo oggettivo dello stesso lavoratore o di altro dipendente con la stessa qualifica. Se ciò dovesse avvenire, l’Inps bloccherà il beneficio e procederà al recupero dello stesso. L'Inps aggiorna periodicamente il budget rimasto, che quindi potrebbe anche esaurirsi prima del limite di tempo indicato nel Decreto. I fondi hanno un plafond di spesa pari a: 7,1 milioni di euro per l’anno 2024; 107,30 milioni di euro per l’anno 2025; 208,20 milioni di euro per l’anno 2026; 115,70 milioni di euro per l’anno 2027.

Focus sulle donne appartenenti alla ZES

L'attenzione principale del decreto è alle donne che vivono una situazione di accentuata disparità occupazionale di genere, e che sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Le regioni interessate sono la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il Molise e l'Abruzzo, dove è forte non solo la disparità occupazionale ma anche l'impiego di forme lavorative in nero o con compensi sotto il limite previsto di imposizione fiscale minima. Lo sgravio contributivo in favore di chi assume donne svantaggiate deve comportare un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei 12 mesi precedenti, come previsto dall'art. 2, punto 32, del Regolamento UE n. 651/2014. L’esonero non si applica ai rapporti di apprendistato di ogni tipologia. I settori con le principali disparità occupazionali di genere

Dal documento del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, realizzato di concerto con il Ministero dell'Economia delle Finanze, che analizza la situazione in Italia del fenomeno della disparità occupazionale di genere, si nota che il valore medio rilevato per l'anno 2022 è pari al 9,8%. La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da una disparità uomo-donna superiore di almeno il 25 per cento del valore medio, è pari al 12,2%. I settori con le principali disparità, che superano addirittura il 90% sono: Ufficiali delle forze armate (98.3%), conduttori di veicoli di sollevamento (95.9%), operai metalmeccanici specializzati (95.5%), operai edili specializzati (95.1%), sergenti e marescialli delle forze dell'ordine (94.8%).