Domenica 3 Novembre 2024

Sergio Marchionne, il manager che ha rivoluzionato la Fiat

Nel cda di Fiat dal 2003, durante la sua guida il mondo del Lingotto è passato da un momento di incertezza a uno dei principali leader del comparto automobilistico internazionale

Sergio Marchionne accanto alla nuova Fiat 500 (Ansa)

Sergio Marchionne accanto alla nuova Fiat 500 (Ansa)

Roma, 21 luglio 2018 - Si chiude l'era Marchionne in Fca, dopo oltre 14 anni di storia tra il Lingotto e il "manager dal maglione blu". Nato a Chieti 66 anni fa ma cresciuto in Canada e residente in Svizzera, Marchionne è stato nel consiglio di amministrazione di Fiat dal 2003. Il primo giugno 2004, dopo la morte di Umberto Agnelli, fu nominato amministratore delegato del gruppo torinese al posto di Giuseppe Morchio. Come aveva più volte detto lui stesso, avrebbe dovuto lasciare l'incarico il prossimo anno con l'assemblea dei soci chiamata ad approvare i conti del 2018. Durante la guida del 'manager con il pullover blu' il mondo Fiat è profondamente mutato, passando da un momento importante di incertezza, con scenari che andavano dalla cessione ad altri gruppi fino al possibile fallimento, fino a diventare quello che è oggi: uno dei principali leader del comparto automobilistico internazionale.

Chi è Louis Carey Camilleri, probabile ad di Ferrari dopo Marchionne

LA NASCITA DI FCA - Un ruolo che si è ritagliato soprattutto con l'acquisto a inizio 2009 del 35% di Chrysler, senza spendere neanche un euro in contanti, il vero e proprio capolavoro finanziario e industriale del manager italo-canadese. A maggio del 2009 Marchionne annuncia anche che assumerà la carica di Ceo di Chrysler. Successivamente, attraverso vari passaggi, la quota in Chrysler cresce progressivamente fino ad detenere il 100% del capitale della casa di Detroit al primo gennaio 2014. Nell'agosto dello stesso anno nasce ufficialmente Fiat Chrysler Automobiles, sintetizzato nell'acronimo Fca, che significa il settimo produttore mondiale di auto, con in pancia marchi del calibro di Ferrari, Alfa Romeo, Jeep, Ram, Dodge.

Il via libera arriva formale a Fca è sancito con l'assemlea straordinaria degli azionisti, l'ultima che si tiene a Torino, e cala sulla 'vecchia' Fiat un sipario dopo 115 anni di storia, collegati inevitabilmente e in modo indissolubile alla storia economica e industriale dell'Italia intera. Le successive assemblee della società si terranno infatti ad Amsterdam, in Olanda, dove nel frattempo è stata trasferita la sede legale, mentre il domicilio fiscale è stato eletto nel Regno Unito. Dal 13 ottobre 2014, inoltre, Sergio Marchionne ricopre la carica di presidente di Ferrari: il cavallino rampante che viene scorporato dalla casa madre e quotata a Piazza Affari e Wall Street per "esprimerne al massimo il valore e potenziale sul mercato".

MARCHIONNE FCA_31508757_182653
MARCHIONNE FCA_31508757_182653

NUOVI MODELLI - Molti, durante la guida di Marchionne, i lanci di auto che diventano protagoniste della scena mondiale: dalla nuova '500' (presentata al mercato il 4 luglio 2007), alla Panda del duemila, dalla Jeep Renegade, fino alle Maserati Ghibli e al primo Suv del 'Tridente' (Levante), senza dimenticare le iniziative per il Biscione da cui passano le speranze per il rilancio del 'Biscione': la Giulia e il Suv Stelvio.

STUDI E INCARICHI - Laureato in filosofia all'Universita' di Toronto (Canada), il manager successivamente ha completato gli studi in legge alla Osgoode Hall Law School of York University (con il massimo dei voti) e ha ottenuto anche un master in business administration (Mba) presso l'University of Windsor. Marchionne, oltre ad essere stato l'ad di Fca, ha ricoperto gli incarichi di presidente e amministratore delegato di Ferrari, e di presidente di CnhI. Il primo giugno scorso a Balocco aveva 'firmato' il nuovo piano industriale per il futuro del gruppo fino al 2022. Il 26 giugno scorso la sua ultima apparizione pubblica, a Roma, in occasione della cerimonia per la consegna della Jeep Wrangler ai carabinieri.