Venerdì 28 Febbraio 2025
Antonio Troise
Economia

Bollette, sconti fino a 240 euro per chi ha Isee sotto i 25.000 euro

Oggi il Consiglio dei ministri deve dare l’ok al decreto bollette che prevede aiuti anche alle imprese energivore. Ecco i dettagli dell’estensione del Bonus sociale

Roma, 28 febbraio 2025 – Disco verde agli aiuti per famiglie e imprese per contrastare il caro-energia. La dote del decreto bollette, che sarà approvato oggi dal Consiglio dei ministri, resta ferma, più o meno, a quota 3 miliardi, come già previsto in un primo momento e nonostante il pressing della premier per portare più in alto l’asticella. Ma la gran parte degli aiuti sarà concentrata solo su tre mesi e, quindi, sarà possibile estendere fino a 8 milioni la platea degli italiani che potranno ottenere gli sconti sulle bollette. Costo dell’operazione, circa 1,8 miliardi di euro.

Caro bollette, il Consiglio dei ministri dà l'ok agli sconti
Caro bollette, il Consiglio dei ministri dà l'ok agli sconti

L’altra quota, per 1,2 miliardi, sarà destinata alle imprese energivore. La prima leva che il governo userà per aiutare le fasce della popolazione più debole sarà quella del bonus sociale. Finora il contributo che, a seconda dei componenti del nucleo familiare, può arrivare fino a 240 euro al mese, era riservato solo a un Isee massimo di 9.350 euro. Ora, la nuova soglia potrebbe arrivare fino a 25mila euro ma con una modulazione per fasce, in modo che l’aiuto sia pieno per i valori Isee più bassi e in percentuali ridotte per gli altri, tenendo conto anche del numero dei figli a carico per un importo medio di 200 euro.

Lo sconto dovrebbe durare solo per tre mesi, in attesa di una riduzione dei prezzi del gas dovuta sia al miglioramento del clima, dopo i rigori dell’inverno ma anche della probabile schiarita sul fronte della guerra in Ucraina. Per le imprese sarebbe previsto un bonus medio di 600 euro per quelle energivore e sui 700 per le Pmi. Il testo dovrebbe prevedere anche delle prescrizioni “anti furbetti” per la trasparenza delle tariffe e a controllo delle le campagne di telemarketing utilizzate per proporre il cambio tra le tre fasce di mercato esistenti.

L’accordo politico è stato siglato ieri sera, dopo una lunga gestazione e qualche attrito fra la premier e il ministero dell’Economia. Poi gli ultimi ritocchi al decreto in un vertice presieduto da Meloni con i vicepremier Salvini e Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (da remoto), quello dell’Ambiente Gilberto Pichetto e il titolare degli Affari Ue Tommaso Foti, oltre al sottosegretario Alfredo Mantovano. Il consiglio dei ministri dovrebbe approvare anche il disegno di legge delega sul nucleare.