Roma, 22 novembre 2024 - Si va verso un weekend di disagi per chi deve prendere il treno. E’ stato proclamato infatti da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs Italiane, dalle ore 21 del 23 novembre, alle ore 21 di domenica 24 novembre. Fs informa che "lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia". E ancora: "Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine della protesta sindacale", fa presente la società. Trenitalia, tenuto conto "delle possibili importanti ripercussioni" sul servizio, invita i passeggeri "a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio".
Lo sciopero nazionale di 24 ore per gli addetti alla circolazione treni e per tutte le prestazioni lavorative del 24 novembre per gli altri addetti, che vede la partecipazione dell'assemblea Nazionale del personale di macchina e di bordo, "rappresenta un'altra tappa di un percorso che da un anno reclama un vero rinnovo del contratto nazionale dei ferrovieri, più tutelante e più partecipato", si legge in una nota del'Usb.
"Le rivendicazioni dei ferrovieri sono chiare e semplici: adeguati riconoscimenti salariali e professionali, maggiori riposi tra una prestazione e l'altra, una riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore per 4 giorni lavorativi ed il riconoscimento del lavoro usurante per i ferrovieri dell'esercizio. Una vertenza che ha visto, sciopero dopo sciopero, un'adesione sempre maggiore del personale ferroviario fino a punte di partecipazione che non si vedevano da molti anni e che invece il sistema obsoleto delle relazioni sindacali del settore si ostina a ignorare".
"Questa ennesima azione di sciopero – continua il comunicato – si rende ancora una volta necessaria per rivendicare il diritto ad un degno rinnovo contrattuale in quanto sia il ministero dei Trasporti che il gruppo FSI si rifiutano non solo di accogliere le rivendicazioni dei lavoratori ma anche di discuterne con le rappresentanze che stanno promuovendo la mobilitazione, assumendosene la responsabilità di tutti i disagi di fronte ai cittadini”.