Martedì 16 Luglio 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Sciopero trasporti lunedì 27 novembre, Salvini precetta gli autisti: ora cosa succede? I nuovi orari e i rischi

Il sindacato Usb ha già annunciato che conferma l’astensione dal lavoro di 24 ore e che non rispetterà la precettazione nonostante il rischio di pesanti sanzioni per i lavoratori

Venerdì 24 novembre 2023 – Il ministro ai Trasporti, nonché vicepremier, ha firmato una nuova precettazione. Questa volta lo ha fatto per limitare l’orario di astensione del lavoro nel giorno dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto, per lunedì 17 novembre, dai sindacati autonomi Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas.

Il ministro Salvini precetta lo sciopero dei trasporti del 27 novembre
Il ministro Salvini precetta lo sciopero dei trasporti del 27 novembre

Lo aveva già fatto una settimana fa in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil che, dopo una attenta riflessione, avevano deciso di far rispettare ai propri iscritti la precettazione che, se violata, avrebbe comportato pesanti sanzioni per i lavoratori.

La precettazione

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha firmato la lettera di precettazione per ridurre lo sciopero previsto lunedì dalle annunciate 24 ore a quattro, dalle ore 9 alle ore 13.

Lo riferisce il Mit che sottolinea come, "non tutti i sindacati coinvolti hanno proposto di incrociare le braccia tutto il giorno”. Salvini tiene a precisare che il diritto allo sciopero è sacrosanto, e ha auspicato un sempre maggior coinvolgimento di tutte le realtà sindacali da parte delle aziende con l'obiettivo di risolvere i contenziosi. Allo stesso tempo, però, il titolare del Mit è altresì determinato a ridurre al massimo i disagi per i cittadini, anche alla luce di agitazioni che ormai sono diventate molto frequenti, e che colpiscono con particolare insistenza il settore dei trasporti. Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell'ultimo giorno prima del weekend o all'inizio della settimana lavorativa.

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Lo sciopero indetto dai sindacati di base

Lo sciopero dei trasporti indetto da Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas prevede 24 ore di astensione dal lavoro con 2 fasce di garanzia: dall’inizio del servizio diurno alle 8.29 e dalle 17 e dalle 19.59 (le fasce orarie più interessate dallo spostamento dei pendolari). Dopo la precettazione lo sciopero sarà invece dalle 9 alle 13, come era stato venerdì scorso per quello indetto da Cgil e Uil.

Cosa succede ora?

Si aprono ora due scenari: il sindacati di base (e i loro iscritti) rispettano la precettazione oppure decidono si sfidare il ministro e confermare lo sciopero generale di 24 ore. Una seconda ipotesi molto probabile visto che settimana scorsa avevano criticato l'arrendevolezza di Cgil e Uil davanti alla precettazione. Il rischio è che il malcontento e le tensioni sociali si alzino a tal punto da determinare disordini fra chi sarà addetto a far rispettare la precettazione e i lavoratori che, nel caso, vorranno incrociare le braccia per 24 ore.

Usb: “Non rispetteremo la precettazione”

"Come organizzazioni sindacali di base e conflittuali non faremo un passo indietro sul diritto di sciopero". Lo afferma l'Usb in una nota dopo la decisione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di firmare la precettazione per ridurre da 24 a 4 ore lo sciopero dei trasporti indetto per lunedì. "L'incontro delle organizzazioni sindacali con il Ministro Salvini sulla mobilitazione di sciopero nazionale di 24 ore degli autoferrotranvieri", si legge nel comunicato, "conferma le posizioni di un Governo che vuole imporre la limitazione di un diritto costituzionale già fin troppo penalizzato da leggi e normative che si sono susseguite fin dagli anni ‘90 con tanto di benestare di Cgil Cisl Uil. A fronte di una categoria aggredita dalle continue privatizzazioni, appalti, sub appalti e sub affidamenti, con salari d'ingresso sotto le 7 euro l'ora e senza riconoscimento dei salari di secondo livello; a fronte di sempre minori investimenti in materia di sicurezza del lavoro e del servizio con turni di lavoro massacranti che producono la fuga da questo mestiere, l'unico modo che questo Governo individua per intervenire è quello di disarmare la categoria dell'unico vero strumento di cui dispongono i lavoratori per far valere i propri diritti, che spesso coincidono con quelli degli utenti".

Il sindacato Cub: “Atto gravissimo”

"Salvini passa dalle minacce ai fatti. Ciò nonostante la totale chiusura rispetto alle rivendicazioni salariali, dei diritti, sulla sicurezza, contro le privatizzazioni”. Così il segretario nazionale della

Cub Trasporti, Antonio Amoroso, che definisce la precettazione “un atto gravissimo per uno sciopero indetto nel rispetto delle regole”. L'accusa a Salvini è di “voler scippare ai lavoratori la libertà dell'esercizio di sciopero”. La Cub e gli altri sindacati di base “valuteranno se riprogrammare l'astensione ad un'altra data avviando una campagna per sensibilizzare il Paese rispetto al grave attacco ai diritti democratici”.

Le parole di Salvini

"Lunedì prossimo tutti i lavoratori potranno viaggiare: ho deciso di ridurre a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale indetto da alcuni sindacati. Sì al diritto al lavoro, alla mobilità, allo studio e alla salute". Lo scrive su facebook il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.