I lavoratori dei supermercati Lidl in Lombardia incroceranno le braccia la vigilia di Natale e il 31 dicembre, giornate che fanno registrare un picco di accessi, con uno sciopero nelle ultime quattro ore di ogni turno lavorativo proclamato dai sindacati Filcams-Cgil e Uiltucs. Il motivo è legato alla decisione del colosso tedesco di non anticipare la chiusura dei punti vendita alle 18 nelle due giornate, impedendo così “alle lavoratrici ed ai lavoratori di questa azienda di poter trascorrere un tempo adeguato con le proprie famiglie, in preparazione delle tradizionali festività del periodo natalizio previste dal calendario”.
“Riteniamo che le attività commerciali e di vendita al pubblico – spiegano i sindacati – non possano considerarsi più importanti della necessità di garantire un giusto equilibrio tra vita e lavoro, in modo coerente con le disposizioni legislative in materia e, nel caso specifico, nel rispetto del significato profondo e del valore sostanziale che tali giornate rappresentano per la generalità delle persone”. Uno sciopero, che raccoglie le istanze dei dipendenti, preceduto da raccolte firme nei supermercati lombardi.
“Riteniamo sia necessario trovare un diverso equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, soprattutto in coincidenza delle festività – spiega Massimo Aveni Banco, componente della segreteria Uiltucs Lombardia – il cui profondo significato e valore coinvolge intimamente ognuno di noi. Tutti devono avere la possibilità di trascorrere del tempo con i propri affetti più cari ed è per questo motivo che abbiamo deciso, a seguito di numerose sollecitazioni, di lanciare un segnale forte, proclamando uno sciopero di quattro ore nelle suddette giornate. Ci auguriamo che la posizione di Lidl cambi e più in generale che si possa aprire una riflessione più ampia sulla qualità della nostra vita e del nostro tempo, sul bisogno di realizzare un adeguato bilanciamento tra interessi diversi – conclude – con l'obiettivo di costruire una società nella quale i diritti e i doveri siano in armonia tra loro”.