Roma, 8 novembre 2024 – Disagi in tutta Italia per lo sciopero nazionale di 24 ore dei trasporti pubblici locali, iniziato alle 5.30 di questa mattina. La protesta, proclamata da Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugla, ha coinvolto i principali mezzi di trasporto nelle grandi città, causando disagi a milioni di pendolari e utenti.
A Roma, il servizio della metropolitana è completamente fermo, mentre i bus sono ridotti al minimo. "L'adesione complessiva del personale Atac allo sciopero, rilevata in mattinata, è stata del 53,2%'', comunica Roma servizi per la mobilità.
A Milano, è ripreso, dopo le 18, lo sciopero: l'Atm comunica che le linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana sono chiuse così come la tratta tra le stazioni San Cristoforo-San Babila della linea 4 sulla quale resta in servizio la tratta San Babila-Linate. Le metrò riapriranno domani mattina. Il servizio di tram, bus e filobus è ridotto. La rete notturna è garantita dopo l'una.
A Napoli, il blocco è totale per i treni Eav, le funicolari, i tram e i bus, con la linea 1 della metropolitana che ha sospeso il servizio dalle 9.30. Anche Bologna non è esente da disagi: qui i trasporti pubblici sono stati fortemente ridotti, con il 30% dei bus garantito solo fino alle 8.30. I pochi mezzi in circolazione sono stati molto affollati. Nel pomeriggio, dalle 16.30 alle 19.30, riprenderanno a circolare poco meno di un terzo dei bus, con priorità ai collegamenti con le stazioni ferroviarie e ai servizi sociali essenziali.
A Bologna, la monorotaia
'Marconi Express' , che collega la stazione ferroviaria con l'aeroporto, opera con una sola navetta nelle ore di servizio minimo. L'adesione allo sciopero, in tutte le città, è prevista essere molto alta, con conseguenti problematiche anche per il traffico, particolarmente congestionato nelle aree con numerosi cantieri.Disagi anche in tutta la Liguria con un’adesione alla protesta – secondo la Filt Cgil – che a Genova è stata del 96% nel trasporto pubblico urbano via bus, del 100% nella metropolitana e dell'89% negli impianti di risalita.
Il punto politico
E qualcosa si smuove in politica. "Abbiamo incontrato i sindacati, martedì convocheremo la parte datoriale, con anche il ministero del Lavoro e il Ministero delle Finanze, per un tavolo per affrontare il tema del rinnovo del contratto del settore a livello nazionale e anche sui temi relativi strutturalmente alla gestione del tpl", dice il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, al termine dell'incontro con le delegazione sindacale.
Il ministrod ei Trasporti Salvini però tuona contro una mobiltazione senza fasce di garanzia, che ha creato non poche difficoltà ai cittadini. “Oggi è giorno di sciopero, caos a Bologna come in altre città. Ribadisco che non sarò io a togliere il diritto di sciopero a nessuno, però c'è anche il diritto al lavoro, alla salute e alla mobilità di milioni di italiani, tanti bolognesi che oggi sono rimasti a piedi. Fare scioperi selvaggi, senza garantire fasce di garanzia significa danneggiare il Paese. Per quello che mi riguarda, quindi, sarà l'ultimo sciopero di questo genere", ha tuonato il vicepremier.
"E' importante per noi stare a fianco di lavoratrici e lavoratori del trasporto pubblico locale. Il governo sta tagliando, è inaccettabile", le parole della segretaria dem Elly Schlein. "I lavoratori si trovano in condizione di non poter fare il loro lavoro, i pendolari si trovano in condizione di non poter arrivare al lavoro in tempo", ha spiegato la segretaria dem. "I 120 milioni per il 2025 non sono assolutamente sufficienti per un fabbisogno che i sindacati stimano in 1,7 miliardi, non c'è assolutamente il recupero dell'inflazione e così si tagliano anche i servizi ai cittadini. E' inaccettabile, bisogna mettere i lavoratori in condizione di fare bene il loro lavoro per un servizio pubblico fondamentale", ha aggiunto Schlein.
Soddisfatti per l’adesione alla mobilitazione i sindacati. "Lo sciopero ha avuto una grande riuscita in tutte le città, grandi e piccole, con una adesione media del 90% con punte fino al 100%, nonostante i tentativi delle aziende di mettere in discussione a Roma e Milano, la possibilità, prevista dalla legge, di scioperare con le prestazioni ridotte nelle fasce di garanzia", ha affermato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio.