Venerdì 25 Aprile 2025
EMILY POMPONI
Economia

Sciopero generale confermato: Usb sfida Salvini e precettazione

Usb conferma lo sciopero generale nonostante la precettazione di Salvini, ridotto a quattro ore per il settore ferroviario.

L’incontro di ieri tra il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e i rappresentanti dei sindacati di base

L’incontro di ieri tra il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e i rappresentanti dei sindacati di base

Braccio di ferro tra le parti. Dopo il confronto al Mit con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e la precettazione del ministro, il sindacato non arretra. Lo sciopero generale di dopodomani, (che per il comparto ferroviario comincerà già domani) è difatti confermato anche se, stando alle dichiarazioni del ministro dei Trasporti, sarà ridotto a quattro ore. A margine del tavolo tra il vicepremier e la confederazione nazionale Usb, avvenuto ieri alle 14 al ministero delle Infrastrutture, l’Unione sindacale di base ha ribadito di essere pronta a disobbedire a una nuova precettazione. "Non cediamo alle richieste del ministro", spiega Usb.

Muro contro muroL’incontro di ieri tra Matteo Salvini e Usb volto a evitare lo sciopero non ha prodotto di fatto alcun accordo. Seduti al tavolo del dicastero di Porta Pia per discutere delle motivazioni della protesta c’erano da un lato i sindacati, esasperati dalle politiche economiche e preoccupati per le libertà democratiche, dall’altro il vicepremier, impensierito dal caos dei trasporti nel penultimo venerdì prima di Natale "fondamentale per milioni di italiani". La posizione di Salvini sul fronte dei sindacati, se non era già chiara dopo i diversi episodi di precettazione come lo scorso 29 novembre, torna a essere ribadita: evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos boicottando lo sciopero e minacciando conseguenze legali per chi non si adegua. "È mio piacere e mio dovere ascoltare", spiega Salvini al termine dell’incontro "gradevole" avvenuto al Mit, ribadendo lo sciopero un diritto "sacrosanto". Ma dal momento che alla richiesta di ridurre le ore di stop i sindacati "hanno detto educatamente di no", il ministro ha annunciato che formalizzerà la sua richiesta "di ridurre a 4 ore la giornata di sciopero per garantire a chi vuole scioperare il proprio diritto, ma per non bloccare l’Italia intera a 10 giorni dal Natale". E conclude: "Si dovrà ragionare di un aggiornamento della legge sullo sciopero".

La rivolta dei sindacatiUsb però, dal canto suo, non ha intenzione di fare un passo indietro e conferma che lo sciopero si farà e resterà di un giorno intero. "Il Ministro dovrebbe occuparsi delle necessità di lavoratrici e lavoratori, non di portare avanti la sua crociata contro lo sciopero. In questo modo Salvini non fa altro che aprire una nuova stagione di scioperi, con mobilitazioni già indette per gennaio e febbraio", spiega il sindacato in una nota. "Un film già visto", commenta poi Francesco Staccioli, che ha la delega ai trasporti nell’esecutivo confederale, che ha giudicato l’incontro una "liturgia". "Abbiamo elencato al ministro i macrotemi di questa stagione di scioperi: dalle aggressioni ai rinnovi dei contratti, alle Rsu che non si rinnovano da nove anni. E abbiamo fatto presente che se il ministro vuole evitare, non questo, ma gli scioperi successivi bisogna avviare ragionamenti più ampi che prendano atto della questione salariale e della sicurezza di un settore strategico che non può essere abbandonato dando la colpa solo agli scioperi". E sulla precettazione: "Noi non possiamo obbedire a un ordine che non ha neanche il sigillo del Garante".

I rischi per chi scioperaTra i due litiganti, la posta in gioco è alta soprattutto per i lavoratori, visto che, di norma, chi non rispetta le precettazioni rischia sanzioni da 500 a 1.000 euro per singolo lavoratore e da 2.500 a 50.000 per singola organizzazione sindacale. Usb è però forte del fatto che un anno fa, di fronte a un caso simile, il Tar diede ragione alla disobbedienza del sindacato.