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Sciopero a oltranza per gli autotrasportatori dell'Usb
Roma, 1 marzo 2025 - Proclamato lo sciopero nazionale dei camionisti dell'Unione sindacale di base (Usb), che sarà "a oltranza" finché non saranno convocati per un incontro con i ministeri dei Trasporti e del Lavoro. A quanto si apprende, più della metà degli aderenti dovrebbero essere autisti del comparto alimentare, e che dunque trasportano merci che vanno a rifornire i supermercati e botteghe.
"Da anni la categoria soffre l'abbandono da parte delle istituzioni e la noncuranza da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl, di cui l'ultimo rinnovo non ha garantito nessuna delle tutele richieste dei lavoratori che da decenni sono sempre le stesse come la tutela delle patenti professionali, il miglioramento delle condizioni economiche e maggiori investimenti sulla sicurezza e sugli aggiornamenti professionali", si legge nella nota dell'Usb.
La recente modifica del codice della strada, lamenta ancora il sindacato, "ha penalizzato ulteriormente i lavoratori dell'autotrasporto e la loro professionalità. L'introduzione della sospensione breve della patente, ad esempio, va a penalizzare dei lavoratori che subiscono sanzioni spesso a causa delle carenze strutturali del settore e delle infrastrutture ad esso dedicate". Da qui la decisione di indire uno sciopero "con un'articolazione in base all'adesione territoriale" e che "sarà mantenuto sino all'arrivo di una convocazione da parte dei ministeri competenti per discutere delle problematiche dell'autotrasporto".
A rischio anche bus e trasporto pubblico
Intanto all'orizzonte si profila un nuovo stop del trasporto pubblico, ma per conoscere meglio le tempistiche bisognerà attendere la conferenza stampa fissata per martedì prossimo da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. I sindacati aspettano la convocazione al Ministero del Lavoro per la seconda fase di confronto, dopo la conclusione, "con esito negativo", della prima. "Abbiamo confermato la piena validità delle intese contrattuali sottoscritte senza ulteriori verifiche e condizioni e chiesto di procedere al pagamento di quanto previsto dall'intesa preliminare dell'11 dicembre scorso riconfermato il verbale di incontro siglato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 18 dicembre scorso – riportano le sigle in un comunicato –. Il perdurare del mancato rispetto delle intese comporterà l'avvio di una fase di conflitto, in un contesto di mobilitazione generale, che sta già coinvolgendo l'intero Paese a fronte di eventi di rilevanza nazionale".