Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Sciopero benzinai confermato, ma sindacati divisi. Faib: "Solo un giorno di serrata"

Sigle divise dopo il faccia a faccia al ministero. Il governo ha proposto sanzioni meno dure

Roma, 24 gennaio 2023 - Sindacati dei benzinai spaccati sullo sciopero di gennaio 2023. Al termine del confronto di oggi pomeriggio con il governo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fegica e Figisic/Anisa hanno confermato i due giorni di serrata. "Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero", scrivono in una nota spiegando che "il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza". Ma la presidenza nazionale Faib Confesercenti fa sapere di ritenere positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge. Motivo per cui ridurrà la durata dell'agitazione a "un solo giorno". Domattina vertice tra le sigle fissato per le 11. Da capire cosa emergerà dalle riunione. 

Benzinai aperti durante lo sciopero: l'elenco dal Veneto alla Sicilia (per l'autostrada)

Code ai distributori per lo sciopero dei benzinai (ImagoE)
Code ai distributori per lo sciopero dei benzinai (ImagoE)

Le proposte del governo

L'esecutivo ha invitato i benzinai a revocare la serrata proponendo sanzioni meno dure rispetto a quelle previste dal decreto e sottolineando che il provvedimento può anche essere migliorato durante la conversione in Parlamento. Inoltre il governo ha ribadito di volere un confronto più ampio su tutti i problemi legati al settore.

Ricapitolando, al momento sappiamo che gli impianti di rifornimento carburanti rimarranno chiusi - compresi i self service - per 48 ore consecutive, dalle 19 di questa sera alle 19 del 26 gennaio sulla rete ordinaria e dalle 22 di stasera alle 22 del 26 gennaio sulle autostrade. Chi aderisce al sindacato Faib farà probabilmente solo un giorno di chiusura, con orari ancora da stabilire. Sarà il primo sciopero durante il governo Meloni.

Le ragioni dello sciopero

Le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa hanno deciso la chiusura degli impianti per protestare contro le misure del decreto Trasparenza sui prezzi dei carburanti e in particolare contro l'esposizione del cartellone con il prezzo medio regionale settimanale e contro le sanzioni previste in caso di mancato rispetto della pubblicità dei prezzi. Chiedono che entrambe le misure vengano tolte.

Già da oggi si segnalano code nelle stazioni di servizio, con gli utenti che si stanno organizzando in vista della serrata. Va detto che non tutti i distributori resteranno chiusi nelle giornate di sciopero (qui potete trovare la lista dei benzinai aperti in autostrada in Emilia-Romagna e Toscana, oltre che una guida per capire quali non chiuderanno).