Milano, 15 luglio 2023 – Giornata di disagi negli scali italiani a causa dello sciopero di 8 ore che riguarda i lavoratori delle imprese che curano i servizi aeroportuali di handling (movimentazione dei bagagli), il personale di Vueling e chi opera nel comparto aereo, aeroportuale e di indotto. Centinaia i voli cancellati in tutta Italia con scene surreali negli scali, semi-deserti: 118 solo a Napoli, 101 a Venezia, 150 fra Linate e Malpensa, 200 a Fiumicino. In questa estate ‘calda’ sul fronte delle mobilitazioni sindacali “faccio appello al buonsenso – dice Salvini - Non pensino alcuni sindacati di danneggiare l'Italia e milioni di lavoratori. O si torna al buon senso o farò quello che ho già fatto per bloccare il caos nelle stazioni”. Ovvero precettare lo sciopero.
Le ragioni dello sciopero
Alla base dello stop che è iniziato alle 10 e che si conclude alle 18, c’è la richiesta di rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sei anni, con la richiesta in particolare di compensare gli aumenti del costo della vita legati a questi anni di esplosione dell’inflazione.
I viaggiatori coinvolti
Come conseguenza, secondo una stima di ItaliaRimborso, 250mila viaggiatori italiani rischiano di subire disservizi. Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che però certo non possono compensare le tante cancellazioni che fin dalla serata di lunedì hanno iniziato a sommarsi. Le compagnie aeree devono comunque fornire assistenza ai passeggeri, anche proponendo soluzioni alternative.
Cosa fare
In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
Rimborso spese e indennizzi
Come detto dunque, nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria (prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004) che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, a patto che queste siano comprovate da scontrini o fatture. Le modalità di richiesta del rimborso variano da compagnia a compagnia, secondo quanto indicato sui siti web di ciascun vettore. Oltre a questo è possibile chiedere un indennizzo per le spese accessorie (hotel e pasti), che sarà ridotto del 50% se il volo alternativo proposto arriva/parte non più di 2, 3 o 4 ore (sulla base delle distanze chilometriche) prima/dopo del previsto.
Gli effetti sulle rotte dell’estate
Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso, ha analizzato il quadro attuale: “È evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree. Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o a un0azienda specializzata nella gestione dei reclami”.