Roma, 7 novembre 2024 – Venerdì 8 novembre sarà una giornata complicata per i pendolari. Un nuovo sciopero interesserà il trasporto pubblico dopo quello dei treni di martedì 5 novembre proclamato dai sindacati, per chiedere più sicurezza, dopo l’accoltellamento di un capotreno in Liguria.
I motivi dello sciopero
La giornata di protesta è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna (i sindacati puù rappresentativi) per denunciare l’assenza di un incremento del fondo nazionale per il trasporto pubblico nella manovra, sottolineando l'importanza di questa misura per il settore – oltre a richiedere il rinnovo del contratto collettivo di settore. Anche per le associazioni di categoria come Agens, Anav e Asstra, la dotazione di 120 milioni di euro prevista nella legge di bilancio per il 2025 è considerata insufficiente per coprire le esigenze del trasporto pubblico locale. Le associazioni chiedono pertanto che, durante l'iter di approvazione parlamentare, il finanziamento destinato al Tpl venga aumentato in modo significativo e stabilizzato nel tempo. Per rivendicare le proprie ragioni, è prevista una manifestazione dalle 10:30 alle 13:30 a piazzale di Porta Pia, con circa 1.500 partecipanti, per sollecitare il rinnovo del contratto e maggiori tutele per i lavoratori.
Chi sciopera
A scioperare saranno gli autoferrotranvieri, cioè i dipendenti delle società che si occupano di trasporto pubblico locale: bus, tram e metropolitane. Lo sciopero si articolerà con modalità e orari differenti da città a città e interesserà le 24 ore dell’intera giornata di venerdì 28 novembre.
Le fasce di garanzia
Nonostante gli inviti della politica e della Commissione di garanzia, non ci saranno fasce di garanzia ma saranno solo assicurati dei “servizi minimi”. cioè circolerà una quota minima di mezzi (e non su tutte le linee) in alcune fasi della giornata. Per verificare quando e quali mezzi circoleranno si consiglia di rivolgersi o consultare i siti delle società che si occupano del trasporto pubblico locale nelle aree di interesse.
Si fermano anche i treni?
E’ la domanda che in molti si stanno ponendo per capire se venerdì 8 novembre si fermeranno anche le ferrovie. A chierirlo sono gli stessi sindacati di categoria: “I contratti del trasporto ferroviario e di quello del trasporto locale sono differenti. Quindi i treni circoleranno regolarmente”. Pertanto, non si prevedono disagi per i servizi di Trenitalia, Italo e Trenord.
Si fermano i treni Sad e Sud-Est
Qualche disagio si potrebbe però verificare a livello locale dove società che gestiscono il trasporto pubblico locale si occupano anche di quello ferroviario.
E’ il caso ad esempio delle linee Sad nella provincia autonoma di Bolzano e Alto Adige: “Per venerdì 8 novembre è stato proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore (dalle 0:00 alle 23:59) del personale del trasporto ferroviario a cui saranno interessati i treni Sad. Possono verificarsi ritardi e soppressioni e sono inoltre possibili modifiche al servizio anche prima e dopo lo sciopero. Le fasce orarie di garanzia non saranno rispettate e i servizi minimi saranno erogati in misura notevolmente ridotta”, si legge sul sito.
Aderisce allo sciopero tutto il personale di Ferrovie del Sud Est. I dipendenti delle ferrovie che servono il trasporto regionale in Puglia sciopereranno 24 ore, dalla mezzanotte di giovedì alle 23:59 di venerdì, per ragioni legate al mancato rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl). La società invita a consultare le informazioni sui servizi minimi garantiti da Ferrovie Sud Est.