Roma, 2 novembre 2024 - Il trasporto pubblico locale si ferma venerdì 8 novembre per l’intera giornata, ssenza il rispetto delle fasce minime di garanzia. Tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, infatti, hanno indetto lo sciopero nazionale di 24 ore di metro, bus, tram e una manifestazione che avrà luogo a Roma, davanti al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Sommario
Le rivendicazioni
I sindacati sollecitano il rinnovo del contratto nazionale scaduto alla fine dello scorso anno. Ma le rivendicazioni arrivano anche dal mondo delle imprese che chiedono di rivedere li stanziamenti. A fronte di una richiesta di 1,6 miliardi di euro (900 milioni per i rinnovi contrattuali e 700 per l’adeguamento all’inflazione) lo stanziamento previsto in manovra vale solo 120 milioni aggiuntivi ai 5 miliardi annuali della dotazione del Fondo nazionale Tpl.
Oltre al rinnovo del Ccnl scaduto dal 31 dicembre 2023, le organizzazioni sindacali sollecitano una riforma di sistema, perché "il trasporto pubblico locale rischia gradualmente di sparire, ormai non più solo nelle zone a bassa domanda, ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città". Le cause per i sindacati vanno ricercate nell’assenza di risorse adeguate - 1,5 miliardi di tagli negli ultimi 10 anni al Fondo del settore - e la mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza. Inoltre la carenza ormai strutturale di personale operativo, che si traduce in tagli del servizio, comporta il peggioramento delle condizioni lavorative ed un aumento esponenziale degli episodi di aggressione al personale".
Servizi indispensabili che dovranno essere garantiti
Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno spiegato in una conferenza stampa che la modalità della protesta è prevista dalla legge 146 del 1990 che regolamenta il diritto di sciopero, che consente una volta sola nell’ambito della vertenza di rinnovo di un contratto nazionale di scioperare senza prevedere la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori, ma assicurando i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti, dunque i collegamenti con porti e aeroporti, nonché la garanzia di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale (trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari).
L’8 novembre durante le fasce orarie previste a livello locale, i servizi di trasporto urbano ed extraurbano che secondo le valutazioni delle singole aziende hanno particolare rilevanza, potranno essere assicurati con l’impiego del 30% del personale viaggiante, oltre a quello strettamente indispensabile per garantire la funzionalità logistica.