Giovedì 26 Dicembre 2024
Giacomo Lippi
Economia

Sciopero del 31 ottobre, dalla scuola alla sanità: ecco chi aderisce

Lo sciopero nazionale interesserà diversi settori: i possibili disservizi e le prestazioni garantite

Roma, 29 ottobre 2024 – Il sindacato Usb Pi ha indetto uno sciopero per l’intera giornata di giovedì 31 ottobre al quale aderiranno lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego e della scuola.

Si tratta nello specifico di dipendenti di strutture sanitarie, istituti scolastici, conservatori, università, accademie ed enti di ricerca di oltre 40 città italiane. Sono attese perciò manifestazioni, presìdi e flash mob lungo la Penisola che hanno come scopo quello di spostare l’attenzione su questioni di primaria importanza tra le quali spicca la sempre più comune difficoltà di trovare contratti giusti e lavori stabili.

Parallelamente ad esso è in programma anche una protesta di tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca, promosso da Flc Cgil. In vista del conseguente ponte delle festività di Ognissanti, l’attività di diverse scuole italiane può subire eventuali modifiche o chiusure. A Roma, la manifestazione avrà inizio a partire dalle 10 di fronte della sede del Ministero dell’Istruzione.

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I motivi dello sciopero

Giovedì 31 ottobre, diversi sindacati aderiranno allo sciopero nazionale del pubblico impiego e del comparto Istruzione e Ricerca radunandosi nelle varie piazze italiane per protestare. Alla base dello sciopero c’è il malcontento generale in vista della Manovra 2025 presentata dal Governo in carica. Una Legge Finanziaria che tocca, secondo i manifestanti, enti locali, strutture sanitarie, scuola e pensioni. Tra le principali necessità rivendicate da chi ha indetto lo sciopero nazionale di giovedì spiccano: la riduzione delle spese militari, il no al consumo di denaro pubblico per realizzare opere quali il ponte sullo Stretto di Messina e i centri per migranti in Albania, la possibilità di investire contro gli effetti del cambiamento climatico e la volontà di inserire sempre più contratti che avvicinino gli stipendi italiani alla media europea.

Lo sciopero scolastico

Relativamente all’ambito scolastico e universitario, lo sciopero ha come obiettivo quello di indirizzare l’attenzione pubblica sui principali problemi che influenzano il comparto Istruzione e Ricerca. Tra le rivendicazioni principali si possono trovare, nell’ordine: l’immissione in ruolo dei dipendenti precari in tutti i posti liberi, l’istituzione di un doppio canale di reclutamento degli alunni, la riduzione del numero degli studenti in classe, la rinuncia a seguire l’algoritmo e il ritorno alle nomine in presenza. Come di consueto, i lavoratori non sono tenuti a dichiarare in anticipo la volontà di fare sciopero, mentre i componenti del personale scolastico e Ata che non si presenteranno a scuola senza essersi dichiarati in malattia risulteranno automaticamente scioperanti.

Ciò potrà determinare la cancellazione di ore di lezione fino alla possibilità che i bambini/ragazzi non entrino a scuola.

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I possibili disservizi

Per quanto concerne il settore del pubblico impiego è a rischio la regolarità dei servizi dell’Inps, della’Agenzia delle Entrate, delle camere di commercio e degli altri uffici pubblici. I trasporti, invece, non sono al momento intaccati dai disagi dovuti alle proteste. Per il personale giornaliero o amministrativo lo sciopero dura per l’intera giornata, mentre per il personale turnista prosegue da inizio fino a fine turno di giovedì. Poiché lo sciopero colpisce anche il settore sanitario, sono previsti disservizi anche in servizi di routine come esami e visite ambulatoriali o amministrativi come prenotazioni di esami e accettazione. Alcuni servizi minimi essenziali come il Pronto Soccorso, l’assistenza domiciliare, la protezione civile e la vigilanza veterinaria non sono toccati dallo sciopero.