Roma, 10 dicembre 2024 – Incontro cordiale, posizioni inconciliabili, lo sciopero del 13 dicembre 2024 “resta confermato al mille per mille”. Questa la sintesi che fa al telefono con Quotidiano.net Francesco Staccioli, leader Usb e ‘portabandiera’ della protesta che sta infiammando l’Italia e lascia gli italiani con una domanda ad oggi senza risposta: potremo prendere il treno per il giorno di Santa Lucia? Perché – e lo avrebbe fatto notare anche il ministro - quella data è simbolica nel calendario dell’Avvento e degli spostamenti degli italiani.
La vicenda per punti
Il 13 dicembre i treni saranno regolari?
Al momento nessuna certezza, solo ipotesi. Mentre Salvini fa sapere: “Lasciare per il penultimo venerdì prima di Natale per 24 ore la gente a piedi era inammissibile, quindi ho firmato la riduzione dello sciopero a 4 ore”.
L’incontro tra Salvini e i sindacati
"Abbiamo detto a Salvini che non gli consigliamo di precettarci – riassume Staccioli alla fine dell’incontro -. Perché c’è il precedente dell’anno scorso, quando abbiamo fatto ricorso al Tar e lo abbiamo vinto. Ricordiamo anche al ministro che non ha avuto il supporto della Commissione di garanzia”.
Il sindacato pensa già agli scioperi di gennaio
Non solo: il sindacato invece che fare un passo indietro rilancia, e guarda già al nuovo anno, agli scioperi previsti per gennaio. Insomma, armi affilate.
Eppure: “Salvini ha capito alcune nostre dinamiche”, concede il sindacalista. Ma cosa possiamo dire ai cittadini, il 13 troveranno i treni regolari? La risposta per ora prevede una percentuale di rischio. Il ragionamento di tutti è: con la precettazione, difficile che un lavoratore faccia sciopero, gli costerebbe mille euro in una busta busta che - se va bene – arriva a 1.800 euro.
L’incognita del Tar
Ma cosa risponderà il Tar? “Noi impugneremo immediatamente il provvedimento del ministro - anticipa Staccioli -. Di solito il tribunale amministrativo non concede l’urgenza. Ma questa volta magari, con il precedente dell’anno scorso, potrebbe cambiare idea”.
La lettera ai sindacati
Ieri 9 dicembre Salvini aveva scritto ai sindacati per chiedere un atto di responsabilità per “sospendere o ridurre” lo sciopero “in giornate peraltro contraddistinte da una significativa intensificazione del movimento turistico e da un considerevole aumento della mobilità nazionale e locale, tenuto conto anche dell’approssimarsi delle festività natalizie”. Appello finora caduto nel vuoto.