Lunedì 25 Novembre 2024
Francesca Conti
Economia

La mossa di Unicredit

L’offerta è subordinata al raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm

L’offerta di Unicredit è subordinata al raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm, ma l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha lasciato aperta la possibilità di abbassare la soglia minima al 50% più un’azione. L’operazione rappresenta una svolta per il sistema bancario italiano, con Banco Bpm che apporterebbe al gruppo una rete capillare di oltre mille filiali nel Nord Italia, raddoppiando così la quota di mercato di Unicredit in questa regione dal 10 al 20 per cento.

Inoltre l’integrazione consentirebbe di raggiungere sinergie annue per 1,2 miliardi di euro, suddivise in 900 milioni di risparmi sui costi e 300 milioni di ricavi aggiuntivi, a fronte di costi di integrazione stimati in circa 2 miliardi. Nei piani di Unicredit l’operazione dovrebbe concludersi entro giugno 2025, con la piena integrazione dei due istituti completata nei successivi 12 mesi. Un aumento di capitale del 13,9% del valore di Unicredit, già programmato per aprile 2025, sarà destinato a finanziare questa ambiziosa manovra.

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