In Manovra c’è anche la stretta sulle detrazioni per i redditi oltre i 75mila euro, con una clausola di salvaguardia che – oltre alle spese sanitarie – viene estesa anche agli investimenti in startup e Pmi innovative. Le classi di reddito su cui scatterà la nuova limitazione delle spese detraibili sono due: da 75.001 a 100mila euro e da 100.001. Nella prima fascia il tetto massimo di spese detraibili potrà arrivare a un massimo di 14mila euro. Nella seconda fascia il tetto massimo sarà di 8mila euro. La soglia di spesa sarà modulata in base a tre coefficienti: 0,50 se nel nucleo non ci sono figli fiscalmente a carico, 0,70 se c’è un figlio, 0,85 se ci sono due figli fiscalmente a carico e 1 se i figli fiscalmente a carico sono più di due o c’è almeno un figlio con grave disabilità accertata. C’è poi una tutela che guarda anche al passato. Saranno escluse dal calcolo delle spese detraibili per gli oneri per interessi passivi in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024, i premi di assicurazione detraibili sostenuti per contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, ma anche tutte le rate di spese di ristrutturazione (e altre disposizioni simili) sostenute fino al 31 dicembre 2024. Quindi tutte le spese per i bonus edilizi pagate entro fine anno non rientreranno nella nuova tagliola.
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