Le prime tasse arrivano già al momento della compravendita. Chi compra un immobile va incontro infatti a imposta di registro, Iva, imposta ipotecaria e imposta catastale. Chi compra casa da un privato (o da un'azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un'imposta di registro del 2% (per un importo minimo di 1.000 euro) per la prima casa, del 9% sulla seconda casa, sul valore catastale dell'immobile. E' evidente che se aumenta il valore dell'immobile, aumenterà ragionevolmente quello di vendita influendo su queste percentuali.
Le imposte ipotecaria e catastale sono entrambe di 50 euro (queste non aumenterebbero con il variare della classificazione catastale). Chi invece compra casa da un costruttore è tenuto a pagare l'Iva al 4% in caso di prima casa (10% sulla seconda casa, 22% su immobili di lusso) e in questo caso l'aumento del valore catastale genererà un incremento delle imposta, mentre non inciderà su imposta di registro, ipotecaria e catastale, del valore fisso di 200 euro l'una. Alla cifra totale si sommano i costi di eventuali spese notarili.