Venerdì 20 Dicembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

La strategia della Bce, cosa cambia e a chi conviene il nuovo taglio dei tassi

Solo uno 0,25% in meno per gli interessi nell’area euro. È il secondo taglio dopo quello di giugno scorso, che ha avviato l’inversione di rotta dal ciclo di rialzi iniziato nel 2022. Per il 2025 la stima dell’inflazione resta al 2,2%

Conferenza stampa Bce

Roma, 13 settembre 2024 - Il taglio dei tassi di settembre scatta come previsto: la Bce riduce di 25 punti base il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, con una riduzione dal 3,75 al 3,50%. Ma la mossa, per quanto salutare per famiglie e imprese per la sforbiciata al costo di mutui (70 mila euro in meno su operazioni a 25 anni) a quello di prestiti e al debito pubblico (circa 3 miliardi) è accolta come una boccata d’ossigeno dai mercati e dagli operatori, e con delusione dalle associazioni imprenditoriali e dalla politica, che si attendevano un intervento più consistente.

Del resto della Bce, Christine Lagarde, ha avvertito che non c’è garanzia di nuovi cali. Tant’è che, non a caso, i ministri Antonio Tajani e Adolfo Urso dicono senza mezzi termini: "Ci voleva più coraggio, serviva di più", 
 

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