Per gli incarichi di posizione organizzativa, che attribuiscono maggiori compiti e responsabilità senza tradursi in una promozione vera e propria, l’indennità può salire fino a 3.500 euro all’anno (il vecchio limite era 2.600 euro). Sulle "progressioni" di carriera strutturali, invece, il nuovo contratto estende invece fino al giugno del 2026 la deroga alla crescita professionale anche per chi non ha i titoli di studio richiesti dal nuovo ordinamento per i vari livelli gerarchici (in pratica, laurea e 5 anni di esperienza, oppure diploma e 10 anni di esperienza per diventare assistenti o funzionari). In questo ambito, un elemento di innovazione è anche la valorizzazione dell’area dei funzionari, anche attraverso un maggiore utilizzo delle posizioni organizzative.
EconomiaDalla settimana corta ai buoni pasto, contratto degli statali a misura d’età