L’Italia, come tutti gli altri Paesi membri dell’Unione europea, ha recepito la direttiva 2016/2161, anche detta Omnibus, la quale prevede delle tutele per i consumatori specie nel periodo dei saldi di stagione. La regolamentazione europea, infatti, si occupa di clausole vessatorie, pratiche commerciali scorrette, concorrenza sleale o comunicazioni commerciali non veritiere.
Per ciò che riguarda i saldi, nello specifico, la Omnibus obbliga i commercianti a esporre una doppio prezzo dei prodotti e servizi in vendita, ovvero quello di partenza e il risultante dello sconto, oltre alla percentuale che è stata applicata. E ancora, il prezzo da scontare deve, per legge, essere quello più basso che è stato applicato per quel dato bene o servizio nel corso degli ultimi 30 giorni. Come evidente quest’ultimo punto non è di facile controllo, con i consumatori che in molti casi lamentano prezzi rialzati sui prodotti prima dell’applicazione dello sconto.
In ogni caso, per riconoscere gli sconti falsi i consumatori devono prima di tutto verificare le corrette indicazioni dei cartellini di vendita, magari controllando se, prima dei saldi, il prezzo da scontare era realmente quello indicato o è stata applicata una pratica scorretta. In caso di riscontrata irregolarità, il consiglio è rivolgersi alle forze dell’ordine o, comunque, di segnalare al titolare del negozio le proprie istanze.