Il nuovo modello prevede che i medici di famiglia alternino l’attività con i propri assistiti e quella a disposizione della comunità locale. La suddivisione delle ore dipenderà dal numero di pazienti seguiti, con un minimo di 6 ore di consultazioni dirette fino a un massimo di 24 ore per chi ha oltre 1.500 assistiti.
L’obiettivo è garantire un medico disponibile tutto il giorno, anche nei piccoli comuni, sfruttando le Case della Comunità e gli ambulatori pubblici messi a disposizione dalle Regioni.