Giovedì 26 Settembre 2024
GIORGIO COSTA
Economia

Perché la benzina non è crollata

I prezzi stanno calando, ma non in egual misura rispetto all'andamento delle quotazioni del greggio

Ma la benzina alla pompa non diminuisce delle percentuali che vediamo nella discesa del petrolio. E questo per la semplicissima ragione che in Italia circa il 60% del prezzo finale di benzina e gasolio è costituito da accise, forma indiretta di tassazione che in Italia è attiva su diversi prodotti: non solo carburanti, ma anche tabacco, alcolici, carbone e gas. E le accise sono fisse, cioè non variano in base al prezzo del petrolio, rimanendo fisse anche quando le quotazioni scendono. Questo significa che anche se il costo della materia prima diminuisce, la riduzione sul prezzo finale del carburante è limitata. In aggiunta, l’Iva applicata sul carburante aggrava ulteriormente il peso fiscale, rappresentando un ulteriore ostacolo per una reale diminuzione dei prezzi alla pompa.
Ciò premesso, i prezzi comunque calano. Secondo gli ultimi dati sul prezzo al litro, infatti, per quanto riguarda il self service, la benzina ha un prezzo di 1,743 euro al litro, toccando il nuovo prezzo minimo per il 2024 e registrando un calo netto rispetto ai massimi raggiunti nei mesi scorsi e scendendo ai livelli di dicembre 2023. Da segnalare anche un calo netto per il gasolio, ora sceso a quota 1,625 euro al litro, sempre in modalità self. Per trovare valori così bassi bisogna tornare al gennaio 2022.